Territorio

Quel quartiere fantasma nel centro di Mendrisio

In via Turconi circa 15 anni fa ha preso avvio il cantiere che avrebbe dovuto portare alla realizzazione di 4 palazzine con decine di appartamenti – Ma le opere non sono mai finite e oggi quell’area è abbandonata da tempo
©Gabriele Putzu
Lidia Travaini
15.07.2024 06:00

«I tempi stimati per la realizzazione dell'insediamento sono di 3-4 anni e l'investimento complessivo quantificato in circa 16 milioni di franchi». Questa potrebbe essere l’introduzione di un articolo su un progetto edilizio come tanti altri. Quello di cui scriviamo oggi mira alla realizzazione di 58 appartamenti, distribuiti in 4 palazzi. La frase in entrata è tuttavia virgolettata perché è una citazione; una citazione di noi stessi. L’abbiamo scritta nell’edizione del CdT del 29 gennaio 2009, quindi oltre 15 anni fa.

Se vi chiedete perché l’abbiamo tirata fuori dal metaforico cilindro, è presto spiegato: quel progetto non è mai stato portato a termine. Le palazzine sono lì, in via Turconi a Mendrisio, ma solo una delle quattro progettate è conclusa e abitata. Le altre sono incompiute e al centro di un’area di cantiere abbandonata.

Le domande dalla politica

Il comparto in cui si trovano negli ultimi anni si è rinnovato, arricchendosi con nuovi edifici anche a vocazione commerciale: tante abitazioni, ma pure ristoranti, scuole, servizi (tra cui la nuova ala dell’OBV) e luoghi di ritrovo. Il piano di quartiere (perché quel progetto è nato così) che avrebbe potuto fungere da traino a questo slancio immobiliare però è rimasto indietro.

Sul tema nelle scorse settimane si è chinata la politica. «Perché i lavori sono fermi da così tanto tempo?» hanno chiesto tre consiglieri comunali del gruppo Lega e Indipendenti.

A cercare di chiarire la situazione è stata la municipale Francesca Luisoni nel corso dell’ultima seduta di Legislativo. Risposte che, complici alcuni colpi di scena che le hanno precedute, sono passate in secondo piano. Ve le riassumiamo ora, assicurandovi che non è la nostra sintesi a far apparire la vicenda poco chiara. Il cantiere ha preso avvio nel settembre 2010 e in una prima fase è proseguito con regolarità, ha spiegato la capodicastero Pianificazione e Spazi pubblici. «A causa di un parziale cambio di proprietà», all’inizio del 2015 l’edificazione di tre palazzine su quattro si era però sostanzialmente fermata. Da quel momento Luisoni ha parlato di molteplici sollecitazioni alla proprietà e di più di una ripresa delle opere seguita da uno stop. Fino a una fase di attività tra il 2018 e il 2020 (una palazzina era nel frattempo stata ultimata, la numero 4). Siamo nel 2021 e in quell’anno la proprietà, su richiesta del Municipio, fornisce alcuni chiarimenti. Tra cui la spiegazione che dietro le difficoltà del cantiere vi fossero le conseguenze del dissesto della società istante in licenza, che aveva rifiutato di mettere a disposizione piano e progetti e che, ciò malgrado, era ancora proprietaria di quote e comproprietaria delle rimesse. «Finiremo nell’estate 2023» era stato altresì assicurato.

Ma così non è stato. Il cantiere è fermo. E proseguono le sollecitazioni e le richieste di aggiornamenti del Comune (l’ultima è della fine di maggio). A preoccuparlo ora è anche la sicurezza dell’area a seguito delle intemperie. Per il momento il Municipio non può fare altro che garantire la sicurezza dell’area di cantiere, è stata la conclusione – concedeteci amara – di Luisoni.