Quel sogno di mezza estate: il ritorno della città medievale

«Dobbiamo farla vivere, la Fortezza. Abbiamo la fortuna di avere una storia che distingue Bellinzona dalle altre città. Va sfruttata e valorizzata». L’auspicio del direttore generale dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR) Juri Clericetti è chiarissimo: rendere più attrattivi i tre castelli attraverso un’animazione medievale. Ciò che è stato fatto nei mesi di giugno e luglio con due appuntamenti e che verrà riproposto domani (sabato 12 agosto) dalle 14 alle 17 al castello di Montebello e poi con altre due date in settembre e ottobre. Promotrice dell’evento è la stessa OTR, mentre a fungere da figuranti sono dei membri dell’associazione «La Spada nella rocca». A questo proposito ci siamo chiesti che ne è stato e che ne sarà, appunto, della Spada nella rocca, manifestazione che per più di vent’anni ha permesso a cittadini e turisti di immergersi nella vita della capitale di un tempo.
Suddivisione dei compiti
Abbiamo dunque interpellato il presidente dell’associazione Francesco Pedrelli (in arte Cecco della Chiossa), il quale ha sottolineato di essere soddisfatto di partecipare alle cinque animazioni estive. Ma c’è un «ma». E non è affatto secondario. L’obiettivo è quello di tornare a organizzare un evento in grande stile, sulla durata di più giorni, non con 4-5 figuranti, ma con centinaia fra cavalieri, damigelle, mercanti e fabbri. Per farla breve: si mira al ritorno della Spada nella rocca così come si è svolta fino al 2019. Tuttavia, definendo in modo chiaro ruoli, competenze e impegni fra le parti. L’associazione, in pratica, vuole concentrarsi appieno sulle proposte sceniche ed essere sgravata dall’organizzazione logistica, essendo inoltre impegnata in più eventi nell’arco dell’anno, fra i quali si può citare la Festa medievale al castello di Mesocco organizzata nel mese di giugno. D’altronde sull’importanza di un’animazione a Bellinzona basata sul Medioevo non ci sono dubbi. Juri Clericetti ne è perfettamente consapevole: «Dobbiamo essere capaci di animare la Fortezza, facciamo vedere come si viveva centinaia di anni fa nella nostra città. Il turista cerca sì la mostra, la visita al museo, ma anche e soprattutto l’animazione, capace di farlo immergere totalmente nel contesto medievale, un contesto che ha segnato la storia di Bellinzona».
Un’esperienza a 360 gradi
Quindi sì, queste cinque date estive sono un passo positivo, tuttavia sono «solo» il primo passo. In effetti la speranza per il futuro è quella di avere eventi di questo genere molto più regolarmente, possibilmente accompagnati da un contesto più ampio. A contribuire a questo contesto vi sarebbe un’altra proposta del direttore generale di OTR, peraltro già sperimentata nel 2022, ovvero proporre nei ristoranti della regione piatti derivanti dalla cucina medievale, così da dare la possibilità ai turisti, e non solo, di vivere un’esperienza full immersion della Bellinzona d’antan. A tal riguardo Juri Clericetti evidenzia come sarebbe un peccato non sfruttare la figura e soprattutto le ricette del Maestro Martino, cuoco degli Sforza, antichi proprietari della Fortezza in tempo medievale.
Maestro Martino, nato a Grumo (Blenio), fu il più importante cuoco europeo del quindicesimo secolo ed è considerato come il cuoco che ha permesso di passare dalla cucina medievale a quella rinascimentale, entrando così di diritto nell’olimpo della gastronomia italiana. Dalle mostre alla cucina, passando per l’animazione nei manieri, questa è l’esperienza gratificante che si vorrebbe pertanto offrire ad indigeni e turisti.
Esibizioni itineranti
Le animazioni estive sono meno statiche e dalla durata inferiore rispetto alla Spada nella rocca. Inoltre questi eventi non prevedono la partecipazione attiva dei visitatori, ma sono piuttosto delle esibizioni frontali, come quella che è stata proposta durante la seconda data quando due figuranti dell’associazione Suedalp si sono esibiti simulando un combattimento a colpi di spada sulla murata situata fra la Torre Bianca e la Torre Nera di Castelgrande. Nelle date di giugno e luglio ad assistere alle gesta dei figuranti sono stati principalmente turisti arrivati da Oltralpe; tuttavia per l’animazione prevista domani e per le ultime due date (sabato 16 settembre e sabato 21 ottobre) si spera di poter contare su una presenza più marcata da parte dei ticinesi. Considerando, altresì, che l’entrata è libera.