Quelle note dolcissime dal turismo

Meglio del 2022 e vicinissimi ai risultati registrati nel 2021, l’anno dei record per il turismo nel Bellinzonese e valli. Quando, complice anche la pandemia, molti ticinesi ma non solo avevano riscoperto le bellezze della porta accanto. A chilometro zero, rinunciando ai viaggi all’estero. Allora nel periodo gennaio-settembre i pernottamenti negli alberghi erano stati 159.601. Un numero mai visto in tre decenni di statistiche che è tallonato dal dato segnato, nello stesso arco temporale, nel 2023 (154.567). Fino a settembre, insomma, le cifre facevano stato di una situazione migliore rispetto a quella dell’anno scorso (150.726, quindi +2,6%) e di poco inferiore a quella del 2021 (-3%). In particolare, proprio settembre, si è rivelato un mese chiave, come vedremo.
Il folklore ha portato il pienone
Ebbene sì. Chiamiamolo pure, con ogni probabilità, «effetto Festa federale della musica popolare». L’evento che si è svolto a Bellinzona dal 21 al 24 settembre, attirando nella capitale oltre 80.000 persone provenienti soprattutto dalla Svizzera interna, ha verosimilmente giocato un ruolo fondamentale nell’impennata dei pernottamenti alberghieri (21.712, in controtendenza rispetto al dato cantonale dove si è registrato un -5,7%): +6,7% rispetto al settembre 2022 (20.350) e +2% in confronto al dato del 2021 (21.323). Gli hotel della nostra regione non avevano più una camera libera. Tutte le stanze occupate dai gruppi che si sono esibiti e dai visitatori giunti da ogni angolo della Confederazione per un appuntamento che per la prima volta veniva organizzato in Ticino. «Sì, vi è da credere che quella manifestazione abbia fatto da traino per il settore», afferma interpellato dal CdT il direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti.

Lo sguardo attento
Con il quale gettiamo uno sguardo sull’anno che sta oramai andando agli archivi. Un 2023 che si sta rivelando decisamente soddisfacente... «Direi proprio di sì. Ad ottobre c’è stato un leggero calo, in ogni modo dovrebbe essere un mese in linea o di poco superiore al 2022, mentre se lo paragoniamo al 2021 dovrebbe trattarsi di un 5% circa in meno (la raccolta dei dati e l’analisi sono ancora in corso; n.d.r.). Per farla breve, si può dire che anche per quest’anno si conferma il trend positivo del turismo del Bellinzonese e delle valli».
Regione viepiù attrattiva
Ricapitolando, dunque: se il 2021 è stato l’anno degli anni e nel 2022 si è retto egregiamente il colpo, il 2023 pare andare ad inserirsi nel mezzo. Quale il segreto dell’attrattiva viepiù crescente del comprensorio? «Difficile individuare una sola strategia. Tutto quanto è stato fatto nell’ultimo decennio si sta rivelando pagante. Siamo sulla buona strada e i risultati lo confermano», risponde il nostro interlocutore. Considerando che nel 2024 si procederà con i primi interventi volti a valorizzare la Fortezza, vi è da credere che il turismo della nostra regione avrà ulteriormente modo di sorridere.