Elettricità

Quelle notti luganesi un po' meno luminose

Da metà settembre le AIL hanno esteso l'orario durante il quale la potenza dell'illuminazione pubblica è ridotta della metà — Grazie alle tre ore aggiuntive sarà possibile ridurre il consumo del 5 percento — Interessati 16 mila impianti, ma per i cittadini è una misura impercettibile
© Chiara Zocchetti
Nico Nonella
22.09.2022 06:00

Da qualche giorno, le notti nel Luganese sono un po’ meno luminose, ma probabilmente non ve ne sarete neppure accorti. Niente paura, non parliamo di fenomeni atmosferici o astronomici ma di una misura attuata dalle Aziende industriali di Lugano (AIL) per diminuire il consumo di energia elettrica. Si tratta, in estrema sintesi, di un provvedimento in apparenza banale, ma che permetterà alle AIL di ridurre sensibilmente l’energia necessaria per l’illuminazione del comprensorio di sua competenza. Ma di che cosa si tratta, in dettaglio? Molto semplicemente, le AIL hanno esteso il periodo di tempo durante il quale la potenza delle lampade dell’illuminazione pubblica (di strade e nuclei) viene ridotta del 50 percento. Se in precedenza ciò avveniva da mezzanotte e mezza fino alle quattro e mezza, dalla metà di questo mese la riduzione viene applicata già a partire dalle undici di sera e fino alle sei del mattino. Dunque, tre ore a potenza ridotta in più, per un risparmio energetico del cinque percento. In cifre, la misura riguarda circa la metà dei 32 mila punti luce suddivisi nei 50 Comuni di competenze delle AIL.

«Un buon compromesso»

Come ci spiega il capoarea Esercizio, Giampaolo Mameli, «con questo provvedimento sarà possibile risparmiare mezzo milione di kilowattora all’anno, ossia il consumo di 150 economie domestiche». Gli interruttori, dunque, non sono stati girati completamente su «off», oscurando del tutto i punti luce, e questo perché, prosegue Mameli, «abbiamo trovato il giusto compromesso tra le esigenze di sicurezza sulle strade e la necessità di dare un segnale a favore del risparmio energetico, così come indicatodalla campagna del Consiglio federale». Come detto, si tratta di una misura semplice ma con un impatto significativo. «Attualmente il consumo dell’illuminazione pubblica è pari allo 0,8 percento di tutto il fabbisogno di energia elettrica », precisa Mameli. Tuttavia, le stesse AIL hanno fatto presente che «è proprio grazie alla somma di tanti piccoli interventi che riusciamo a ridurre considerevolmente i nostri consumi energetici». E con ogni probabilità, questo provvedimento non sarà limitato nel tempo. «Se la misura risulterà efficace – scrivono infatti le AIL –, verrà mantenuta anche in futuro, nell’ottica di una società sempre più sostenibile».

La mozione ecologista

Il tema energetico era stato affrontato anche dalla politica comunale: lo scorso 9 settembre i Verdi avevano presentato una mozione in cui chiedevano di ridurre l’illuminazione pubblica e privata esterna allo stretto necessario, «non soltanto in vista dei possibili problemi energetici dell’inverno che verrà ma come misura durevole per ridurre l’inquinamento luminoso».

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