Ravecchia tira il freno

BELLINZONA - Ravecchia tira il freno. Sono iniziati ieri i lavori per l'introduzione della Zona 30 in uno dei quartieri più sviluppati di Bellinzona. Nel corso di questi giorni agli ingressi e sulle carreggiate (tramite segnaletica orizzontale e verticale) comparirà il nuovo limite di circolazione di 30 km/h, voluto per meglio tutelare gli utenti più deboli della strada e garantire una maggiore sicurezza generale degli abitanti. Le operazioni dureranno all'incirca una settimana. Il nuovo limite interesserà quasi tutte le stradine secondarie del quartiere a eccezione di via Ospedale e di quelle sopra via Sasso Corbaro, mentre le moderazioni del traffico si concentreranno in particolare nei punti in cui durante la progettazione sono state rilevate velocità medie superiori ai 34 km/h, limite massimo ammesso per giustificare una Zona 30. I portali che segnalano l'ingresso nella zona a velocità limitata verranno posati in via Pedotti dopo l'incrocio con via Lugano verso San Biagio, in via F. Bonzanigo prima dell'incrocio con via Nocca e con via Dragonato, in Carrale Bacilieri prima dell'incrocio con Carrale Pergola da via Ospedale e in via Rompeda nei pressi dell'incrocio con via Lugano e via Pedotti.
Semine ancora ferme per i ricorsi, piazza Governo in standby
Quella di Ravecchia è la seconda Zona 30 della Turrita dopo quella realizzata intorno all'area del cimitero. Ma il Municipio ha in mente ulteriori tappe per aumentare la sicurezza sulle strade residenziali e di servizio. «Forti dell'esperienza maturata a Ravecchia stiamo allestendo un messaggio con una visione, anche finanziaria, a medio termine da sottoporre al Consiglio comunale all'inizio del 2016», spiega il municipale a capo del Dicastero territorio e mobilità (DTM) Simone Gianini. Le aree individuate dal Dicastero per l'introduzione del limite di circolazione sono quelle dei quartieri centrali di Vela, San Giovanni e San Paolo-Pedemonte (dove sono già stati fatti i necessari rilievi di velocità del traffico) e a nord in zona Gerretta e Pratocarasso. Le verifiche potrebbero estendersi successivamente a Carasso e Galbisio (dove peraltro è da poco entrato in vigore il divieto di circolazione per i mezzi pesanti). Intanto un'altra Zona 30 già approvata dal Legislativo, quella delle Semine sulle vie Chicherio e Raggi, rimane ferma a causa dei ricorsi presentati oltre due anni fa da alcuni proprietari e confinanti contro i piani. Il DTM sta lavorando anche per la zona del centro storico. Oltre alla recente pubblicazione del riordino dell'uscita da via Camminata e piazza Indipendenza, «è già stata progettata una Zona 20 per piazza Governo, ma per la sua realizzazione, anche in questo caso per una considerazione di sostenibilità finanziaria, attendiamo di sapere se potremo usufruire di sussidi federali», conclude Simone Gianini.