Richiamato il Municipio: «Più coerenti e collegiali»

Toni da smussare, episodi di forte tensione tra membri del collegio sfociati in attacchi verbali «sopra le righe», l’utilizzo di una «colorita espressione di disapprovazione». Le sedute di Municipio a Torricella-Taverne più volte hanno fatto discutere. A più riprese, infatti, uno o più membri dell’Esecutivo si sono rivolti alla Sezione degli enti locali (SEL) per segnalare comportamenti o procedure non consoni. L’ultimo, in ordine di tempo, riguardava un’istanza di intervento, richiesta dal sindaco Tullio Crivelli e dal vicesindaco Franco Voci (GITT-Lega-UDC) nei confronti del municipale Lorenzo Montini (PPD), reo di un «presunto comportamento irrispettoso». Nelle scorse settimane la risposta della SEL è arrivata e, in definitiva, richiama tutti all’ordine. Chi per aver alzato i toni, chi per aver abbandonato le sedute prima che fossero dichiarate concluse, chi per aver picchiato i pugni sul tavolo.
«Rispettate le regole»
La SEL, innanzitutto, ricorda all’Esecutivo che istanze simili all’ultima erano già state trattate a febbraio e a aprile 2017. Insomma, nulla di nuovo a Torricella-Taverne, si potrebbe dire. Ma si potrebbe anche sostenere che la maggioranza dei membri dell’Esecutivo (quelli in carica già nelle passate legislature) non hanno fatto tesoro dei «consigli» degli Enti locali. In effetti, ci conferma il Capo sezione della SEL Marzio Della Santa, «sono stati richiamati tutti all’adozione di un comportamento più consono al loro ruolo e anche alla miglior conduzione delle riunioni». Alla base, fa presente il nostro interlocutore, dev’esserci il «rispetto di quelle che sono le regole del gioco riferite al quadro normativo ma anche al rispetto reciproco a livello interpersonale».
Rivalse e logiche partitiche
La SEL – che interviene quando nell’agire degli organi locali (Municipi, Uffici patriziali, Delegazioni consortili, eccetera) e dei loro membri è riscontrabile cattiva amministrazione o violazioni importanti dei doveri derivanti dalle cariche – nell’analizzare l’ultimo caso, sottolinea che, per Torricella-Taverne, «situazioni di contrasto si ripresentano a cadenza tutto sommato regolare e concernono (almeno in parte) le medesime persone; a mutare sono semmai i rapporti di forza, a dipendenza di dinamiche e logiche partitiche a «geometria variabile»».
Osservazione, quest’ultima, che a ben vedere era stata ammessa anche dai diretti interessati. La segnalazione di ottobre era infatti succeduta a un passaggio di direzione di un dicastero: quello dell’educazione era andato dal vicesindaco Voci proprio a Montini. E anche gli equilibri politici erano mutati. Prima la maggioranza in Municipio era formata da Crivelli, Voci (entrambi GITT-Lega-UDC) e Montini (PPD) ma, quando quest’ultimo ha cambiato gli equilibri avvicinandosi a Roberta Passardi (PLR) e Francesco Giudici (PS-Verdi), sono aumentati i momenti di tensione.
Maggioranza da considerare
Da Bellinzona, dunque, è arrivato il richiamo all’ordine. «Tutti i membri del collegio – si legge nella risposta all’Esecutivo – devono svolgere il proprio ruolo entro il quadro normativo definito dalla Legge organica comunale». Si richiama, poi, alla collegialità: «A tutti i membri è richiesto un comportamento coerente con il fatto di essere membri di un «collegio»; ciò anche nel caso in cui uno o più membri non siano d’accordo con le conclusioni a cui giunge la maggioranza municipale». E per quel che concerne le riunioni si specifica che «la partecipazione alle sedute municipali e la permanenza fino al termine delle stesse è la premessa fondamentale per un regolare e buon funzionamento dei lavori del collegio e ciò anche a salvaguardia dell’immagine delle istituzioni stesse».