Ricucitura del paesaggio in Bavona, scelti i tre team per il progetto di massima

Da otto a tre. Il Municipio di Cevio ha effettuato la prima scrematura dei team multidisciplinari che hanno partecipato al bando di concorso per progettare la ricucitura del paesaggio della Valle Bavona ed in particolare della zona di Fontana, Bosco e Mondada stravolta dall’enorme frana caduta a causa dell’alluvione della notte tra il 29 e il 30 giugno dell’anno scorso. I tre consorzi che hanno superato la prima fase di prequalifica sono stati incaricati di proseguire il lavoro, concentrandosi sulla progettazione di massima degli interventi per rimodellare il territorio devastato dalla forza degli elementi. Lavoro che sono chiamati a compiere entro la fine dell’anno. Dopo di che, l’Esecutivo del capoluogo valmaggese, nel mese di marzo del prossimo anno, sceglierà a quale dei tre team affidare l’incarico di presentare il progetto per rimodellare il paesaggio che è stato mutato per sempre da oltre 300 mila metri cubi di sassi e massi di dimensioni imponenti caduti a valle all’inizio dell’estate di un anno fa. Ma ecco, dunque, quali sono i tre gruppi multidisciplinari selezionati per la prossima fase della procedura di qualifica; si tratta del consorzio Baloi 3, condotto da Land Suisse di Lugano e composto da Oikos di Bellinzona e IM Maggia Engineering di Locarno; del consorzio Pradoi, condotto dallo Studio Gendotti SA di Airolo, che si completa con Kamber architettura del paesaggio di Aurigeno e EcoControl di Locarno; del consorzio Baloi 4, condotto dall’architetto Enrico Sassi di Lugano e che comprende anche Dionea di Locarno, Andreotti & Partners di Locarno e Trifolium di Arogno.
Una visione unitaria
Il compito che sono chiamati a svolgere i tre gruppi multidisciplinari è quello di immaginare e realizzare un paesaggio nuovo e di qualità, da integrare con le necessarie misure di premunizione. Il percorso ha preso avvio lo scorso aprile con un processo partecipativo che è servito per raccogliere idee, proposte e stimoli della comunità locale e dai vari portatori d’interesse. Ora si è passati all’elaborazione di un progetto di massima per la sistemazione del comparto, in armonia con le caratteristiche territoriali e le condizioni quadro giuridiche della Valle Bavona. Il progetto dovrà integrare interventi di rigenerazione di ambienti agricoli e forestali, concepiti in una visione paesaggistica unitaria e coerente, capace di incrementare la sicurezza contro pericoli naturali, con particolare attenzione alla protezione degli insediamenti e della strada. Il nuovo paesaggio, frutto di un approccio orientato a garantire sicurezza, funzionalità e qualità, dovrà al contempo confrontarsi con il tema della memoria dell’alluvione del 2024 e tener conto degli esiti del processo partecipativo. La sua realizzazione avverrà a tappe con un investimento stimato tra i 5 e i 10 milioni di franchi.