Rinnovo dei ponti in via Simen, tutto si ferma per due ricorsi

I tre vecchi ponti in via Simen a Minusio vanno rifatti al più presto. Gli ultimi interventi risalgono a trent’anni fa e il Comune ha appena deliberato i lavori per la loro demolizione e ricostruzione, in tutto dieci milioni di franchi, affidando la commessa ad un consorzio del Sopraceneri. Le ruspe, però, non potranno partire tanto presto quanto si sperava (addirittura già questo mese), a causa di due ricorsi mossi dai concorrenti che avevano partecipato al bando. «Al momento è tutto fermo in quanto il Tribunale cantonale amministrativo ha conferito l’effetto sospensivo. Il Municipio non può quindi stipulare alcun contratto con il consorzio aggiudicatario» spiega al Corriere del Ticino il sindaco, Renato Mondada. Che aggiunge come l’impegno all’orizzonte sia il più gravoso negli ultimi trent’anni. «Con un costo complessivo di quasi 12 milioni di franchi, il rifacimento dei ponti di via Simen rappresentava l’investimento più importante del Comune non solo di questa legislatura, ma degli ultimi vent’anni. Speriamo che il contenzioso possa risolversi in tempi ragionevoli».
Interventi in due tappe
I manufatti denominati Navegna, Fontile e Remorino - costruiti nel 1936 e raddoppiati tra i 1957 e il 1958, rinforzati nel 1976 e risanati nel 1993 - hanno fatto il loro tempo. Andranno quindi demoliti per far posto a tre nuovi viadotti che costituiranno il primo tassello dello sviluppo di qualità dei quartieri attraversati da via Simen. Lungo questa importante arteria, oggi prevalentemente di scorrimento del traffico, si intende infatti favorire un sistema viario ridotto.
Il progetto si suddivide in due fasi: si inizierà con il rifacimento del ponte Navegna per poi passare al Fontile e al Remorino la cui ricostruzione è prevista in contemporanea. Situato più ad est rispetto all’area di intervento, il ponte Navegna sorge all’interno del conglomerato urbano di Minusio. Il ponte Fontile si trova in posizione centrale e sovrasta un’areaa boschiva. Il manufatto denominato Remorino, infine, è quello più ad ovest e pure lui si trova all’interno del conglomerato urbano. Per dare un’idea della portata dei lavori riportiamo alcuni dati presenti nel bando di concorso: si prevede lo scavo di 3.100 metri cubi di terreno, mentre per l’armatura dei tre manufatti saranno necessarie 307 tonnellate di armature e 2.887 metri cubi di cemento armato. Per le pavimentazioni, inoltre, serviranno 622 metri cubi di materiale, senza contare la posa di micropali dal peso complessivo di 373 tonnellate. Gli interventi si annunciano dunque complessi e delicati: durante la fase di cantiere si prevedono infatti disagi alla viabilità. Uno studio affidato ad un ingegnere del traffico, su esplicita richiesta della Divisione cantonale delle costruzioni e in accordo con l’Ufficio federale delle strade, rassicura comunque sul fatto che, con i dovuti accorgimenti, la situazione dovrebbe poter essere gestita senza eccessivi problemi. Data la complessità delle opere previste per il rifacimento dei viadotti lungo via Simen e l’ingente investimento preventivato, l’Esecutivo ha deciso di affidare ad un project manager la supervisione dei lavori, in particolare vegliando sull’esecuzione del progetto ed il controllo dei costi.
Sviluppo di qualità
Come riferito nelle prime righe dell’articolo, il rifacimento dei tre ponti rappresenta la prima tappa dello sviluppo di qualità dei quartieri attraversati da via Simen. Sviluppo di qualità che prevede un radicale ripensamento dell’arteria. Malgrado l’apertura della Mappo-Morettina avvenuta nell’ormai lontano 1996 e la sua chiusura in uscita verso Bellinzona, via Simen continua ad essere utilizzata quale scorciatoia in entrata ed in uscita dall’agglomerato locarnese: la percorrono infatti quotidianamente tra i 6.000 e gli 8.000 veicoli - senza contare i picchi in caso di chiusura del tunnel di circonvallazione -, rendendo quindi evidente la presenza di traffico parassitario.
Per porre rimedio a questa situazione, che ha contribuito a deteriorare lo stato dei tre ponti sui quali transitano anche mezzi pesanti e autobus del trasporto pubblico, lungo via Simen l’autorità comunale intende dunque favorire un sistema viario ridotto, proteggendo e incoraggiando il traffico lento.
Inserimento armonioso
I ponti Remorino, Fontile e Navegna saranno dunque ricostruiti tenendo conto delle future caratteristiche previste per quest’arteria. E soprattutto lo studio AFRY SA di Rivera che ne ha curato la progettazione ha prestato particolare attenzione al loro impatto architettonico. Nel rapporto tecnico dell’architetto presente nel team di progetto si precisa che i tre ponti avranno tratti ricorrenti e riconoscibili grazie ai quali costituiranno un elemento di ordine urbanistico sull’asse di via Simen.