Ritardi e cancellazioni sulla Mendrisio-Varese: le FFS spiegano

MENDRISIO/VARESE - I primi giorni di entrata in servizio della nuova linea ferroviaria Mendrisio-Varese sono stati segnati da ritardi e cancellazione di treni. Ora le FFS forniscono spiegazioni. Ecco le problematiche rilevate.
La prima riguarda un problema puntuale del cablaggio che consente il passaggio in corsa dal sistema di alimentazione svizzero (15kV) a quello italiano (3kV) e dal sistema di sicurezza e di controllo dei treni svizzero a quello italiano, la cosiddetta transizione dinamica. Questo, indicano le FFS, ha portato a guasti tecnici con conseguenti soppressioni e ritardi. "Questi disguidi - si legge in un comunicato - sono da ricondurre alla estrema brevità della fase di test sulla nuova linea. La fase di test sulla FMV avrebbe dovuto durare 6 mesi, mentre il tempo effettivamente a disposizione si è ridotto a 1 mese a causa del ritardo nella consegna della nuova tratta da Stabio a Varese".
Seconda causa di ritardi e cancellazioni sono stati l'assenza o i ritardi nella consegna della documentazione di circolazione da parte del personale Trenord: "Si tratta della documentazione necessaria ai treni per circolare sulla rete di RFI - spiegano le FFS -, essa deve essere redatta giornalmente per ogni singolo treno. Questa documentazione, sul lato italiano della linea, è in forma cartacea. A seguito delle perturbazioni avvenute nei primi 2 giorni non è stato possibile consegnare puntualmente la documentazione per tutti i singoli treni".
Un altro disguido è poi dovuto al nuovo orario. Questo "risulta essere estremamente articolato. Nello specifico se l'RE di Trenord è in ritardo da Milano, non riesce ad incrociare a Induno Olona e di riflesso i treni TILO subiscono ritardi".
Contromisure per porre fine ai disagi
"TILO e Trenord - si legge nella nota delle FFS - si sono da subito attivati per concordare soluzioni condivise a breve e a medio termine e risolvere i problemi registrati".
I treni interessati da guasti sono stati immediatamente tolti dal servizio sulla nuova linea e riparati e anche i restanti veicoli, pur non avendo subito guasti, sono stati controllati, dove necessario riparati e testati. Attualmente 38 dei 40 veicoli della flotta sono disponibili per il servizio sulla nuova tratta.
Per quanto riguarda la documentazione di circolazione per la tratta italiana: sono state approntate delle misure correttive come, ad esempio, la messa a disposizione e la consegna di copie supplementari della documentazione di circolazione. "I macchinisti di TILO sono dotati di tablet nei quali vengono caricati i documenti di circolazione dei treni sulla rete svizzera. Trenord è al lavoro per adottare nel giro di pochi mesi il medesimo sistema anche sulla rete italiana. Con la documentazione di circolazione in formato elettronico i processi si snelliranno notevolmente" scrivono le FFS.
In merito al nuovo orario, poi, Trenord sta analizzando le cause del ritardo del Regio express tra Milano e Porto Ceresio e valutando le possibili soluzioni per garantire l'incrocio ottimale a Induno Olona o Varese con i treni della linea S50, assicurando il mantenimento dell'orario.
"TILO - si legge in calce alla nota - si rammarica per i disagi con cui si sono confrontati i passeggeri e continua a lavorare intensamente con i partner sui due lati della frontiera per stabilizzare la situazione a breve temine, in modo da garantire gli standard di qualità usuali".