Lugano

Ritocchi in vista per la salita Chiattone

Fra qualche anno uno dei due collegamenti pedonali fra il centro e la stazione sarà «sventrato» per lavori di miglioria alle canalizzazioni e alle altre sottostrutture - Tornerà (quasi) come prima: mantenuti cubetti in porfido e alzate in granito – Posticipati gli interventi alla Scalinata dei Cigni in piazza Cioccaro
© CdT/Chiara Zocchetti
Federico Storni
30.12.2023 06:00

È ancora nella memoria di tutti l’ultima volta che Lugano ha messo mano al suo cuore, rivedendo e ampliando la pavimentazione pregiata da piazza Dante verso il Quartiere Maghetti. Dei lavori che hanno effettivamente allargato l’area pedonale, togliendo importanza alle auto e portando cittadini e turisti a frequentare un’area fin lì meno bazzicata. Questo per dire che toccare il centro storico è sì un’operazione delicata, ma anche capace di portare risultati positivi, al netto dei disagi causati dal cantiere in sé. E se ne parliamo è perché la Città ha deciso dove andrà a operare la prossima volta: metterà mano alla salita M. e A. Chiattone.

In arrivo il messaggio

Salita Chiattone è una delle due vie pedonali che collegano il centro alla stazione FFS, partendo da via Peri. L’altra, via Cattedrale, si imbocca da piazza Cioccaro. Vari i motivi per cui finirà sotto i ferri, come ci ha spiegato la capodicastero Spazi Urbani Karin Valenzano Rossi, da noi contattata al riguardo: per rifare la pavimentazione in modo conservativo - «manterremo le medesime caratteristiche: (cubetti in porfido e alzate in granito) e sistemeremo o sostituiremo i corrimano centrali» - e per mettere mano allo sottostrutture: fognature, tubi dell’acqua chiara, elettricità internet. In particolare verrà sostituita la canalizzazione comunale esistente e al suo posto ne saranno posate due, in modo da far defluire separatamente le acque reflue e le acque meteoriche. AIL e Swisscom interverranno invece per le opere di loro competenza, avendo espresso un interesse in questo senso.

Più dettagli, al momento, non ve ne sono. L’opera è stata inserita di recente nel piano d’investimenti cittadino e deve prima di tutto trovare l’avvallo del Consiglio comunale. In questo senso, dice Valenzano Rossi, l’intenzione è quella di rilasciare il relativo messaggio municipale «nella seconda metà del 2024». Esso conterrà il dettaglio dell’intervento. Il cantiere non è quindi dietro l’angolo, anche perché, stando alla pianificazione attuale, i primi soldi in relazione all’opera saranno spesi nel 2027. Al momento si stima un investimento di 900.000 franchi.

I Cigni aspetteranno

A proposito di scale, sembravano imminenti i lavori di sistemazione della scalinata dei Cigni in piazza Cioccaro (quella manciata di scalini che porta dalla piazza alla funicolare), ma l’opera è stata giudicata non prioritaria dal Municipio e messa in un cassetto nell’ottica delle misure di risparmio intraprese dalla Città. Si prevedeva di investire 830.000 franchi.

Sistemazione rinviata, ma è in arrivo una piazza pop-up

Il nucleo di Dino, già frazione di Sonvico, aspetta da anni una riorganizzazione della piazza dra Stazzion, ovvero l’area in cui si trovava il terminal del tram Lugano-Cadro-Dino. Oggi la piazza si compone di un parco giochi, di un ampio spazio adibito a parcheggio e del vecchio edificio del tram che al pianterreno ospita il negozio di alimentari Ur Barachin, gestito da decenni da una cooperativa e reduce da un periodo finanziariamente completato che sembrerebbe appartenere al passato.

Negli immediati dintorni si trova anche un ristorante e una villa che si tenta di rilanciare da ormai diversi anni (stava per diventare un centro medico ma uno dei promotori del progetto è incappato in guai giudiziari in Italia negli scorsi mesi). Ora, e per il quartiere è una cattiva notizia, la riorganizzazione definitiva della piazza - per cui si prevedeva un concorso e che sarebbe probabilmente passata dalla realizzazione di un autosilo interrato - è stata spostata nel piano finanziario a data da destinarsi. La Divisione spazi urbani (DSU), e veniamo alla buona notizia, ha però intenzione di sperimentare già quest’anno una piazza «pop-up», ovvero una sistemazione temporanea dell’area. Si tratta, nelle parole della municipale Karin Valenzano Rossi, «di riorganizzare i posteggi e sistemare meglio lo spazio pubblico davanti all’edificio ex stazione, collegandolo all’esistente parco giochi e alla piazzetta e ricollocare i contenitori interrati. La sistemazione è pensata secondo gli attuali concetti per ridurre le isole di calore».

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