Riva San Vitale è (quasi) pronta per due lifting

RIVA SAN VITALE - Ha dovuto superare ostacoli insidiosi, ma ora il progetto per restaurare l’edificio che ospita la scuola elementare di Riva San Vitale sembra pronto a partire. L’ultimo ostacolo da oltrepassare – la concessione del necessario credito da parte del Consiglio comunale - sembra infatti una formalità. L’investimento stimato per rinnovare l’edificio inserito nell’elenco dei beni culturali d’interesse cantonale è di 6,3 milioni di franchi. I lavori dovrebbero iniziare nell’estate del 2020 e permetteranno di ridare «lustro e riconosciuta funzionalità didattica ai fabbricati – si legge nel relativo messaggio – di aggiornare e rinnovare l’impiantistica, di migliorare la sicurezza e di dotare la struttura di arredi e di infrastrutture in sintonia con le necessità didattiche attuali».
Al termine degli interventi lo stabile disporrà di 11 aule di classe (che potranno ospitare fino a 275 allievi). Oggi le aule utilizzate per l’insegnamento sono 7 e accolgono 124 allievi. Il progetto prevede però il rinnovo anche delle aule per le attività speciali, della direzione, della biblioteca/ludoteca e di altri spazi.
Il progetto iniziale per ristrutturare le scuole costruite negli anni ’60 prevedeva il rinnovo anche della scuola dell’infanzia e della palestra (vedi CdT del 18 giugno 2014). Per questi lavori in un primo momento era stato stimato un costo di 6,5 milioni di franchi. Dopo nuove e più approfondite valutazioni, il preventivo era tuttavia lievitato fino a raddoppiare. La cifra stimata dai professionisti che si sono aggiudicati il concorso per le prestazioni da architetto era infatti vicina ai 12,5 milioni di franchi (circa 1,9 milioni per l’asilo, poco meno di 8 per le Elementari e 2,6 per la palestra). Questo perché rispetto al concorso iniziale erano state inserite richieste supplementari per tutti e tre gli stabili: sostituzione di pavimenti, canalizzazioni, serramenti e vetrate, creazione di una mensa e un’aula magna per le Elementari, videosorveglianza, locale infermeria per la palestra, eccetera (vedi CdT del 5 giugno). Il Comune ha così deciso di dedicarsi dapprima alle sole Elementari, il progetto definitivo ultimato in questi mesi stima un investimento di 6,3 milioni di franchi. La spesa per il Comune dovrebbe però aggirarsi attorno ai 4,6 milioni di franchi. Il progetto beneficerà infatti di sostanziali sussidi cantonali e federali (per oltre 1,7 milioni di franchi, più di quelli previsti in un primo momento).
Quello delle Elementari non è l’unico intervento di restauro che progetta il Comune. Con un altro messaggio il Municipio chiede infatti un credito di 900.000 franchi per dare il via a un piano edilizio di cui si parla da anni: quello del recupero e della valorizzazione del comparto Fornaci (vedi CdT del 25 giugno 2014). Rispetto al disegno iniziale, il progetto è stato ridimensionato in quanto non tutti i proprietari degli edifici interessati hanno acconsentito all’alienazione delle loro proprietà (3 su 7 non hanno acconsentito). Il credito che sarà votato nel corso della seduta di Legislativo del 18 dicembre è necessario per la prima fase del piano: l’acquisizione di due di questi terreni e la manutenzione dello stabile presente su una di queste particelle. Il progetto complessivo di massima – dal costo stimato in 3,4 milioni di franchi e portato avanti insieme all’Ente regionale di sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio – prevede la trasformazione dell’attuale essiccatoio in botteghe, la trasformazione della vecchia fornace in botteghe e atelier, la demolizione di un’autorimessa e la sua sostituzione con un grande forno, l’integrazione nel progetto di un’abitazione che potrà ospitare ad esempio un info point e il ripristino di un’altra fornace.