Confine

Rivoluzione a Ponte Chiasso: parte il conto alla rovescia

Il progetto che mira a riqualificare il centro del quartiere comasco e che include un supermercato è stato depositato in Comune – I tempi stimati per la sua concretizzazione sono di 2 anni – Previsti anche un parco pubblico, 300 posteggi e la riorganizzazione viaria
©CdT/Gabriele Putzu
Lidia Travaini
01.06.2022 06:00

Ha creato una spaccatura tra la popolazione quando era solo un’idea. Ora che l’intenzione è diventata un progetto vero e proprio farà verosimilmente discutere ancora di più, creando attesa tra i sostenitori del piano, ma anche alimentando le incertezze e i timori degli scettici. Ciò che tuttavia è già certo è che Ponte Chiasso si trova di fronte a un cambiamento radicale, che rivoluzionerà il suo cuore. Sia perché lo riqualificherà, dando una funzione a una vasta area in posizione strategica in stato di abbandono, sia perché comporterà l’arrivo di un nuovo «inquilino» di peso: Esselunga (un arrivo con probabili influenze sul turismo della spesa).

Passo decisivo

Del progetto si parla da anni, ma il piano finora era sempre restato solo teorico. Da qualche giorno però il progetto è ufficiale, perché Esselunga – o meglio un’azienda immobiliare collegata con essa – lo ha depositato in Comune a Como (di cui Ponte Chiasso quartiere). È forse inutile precisare che il passo è decisivo, perché fa entrare il progetto nella sua fase di concretizzazione. Ed è anche atteso, perché veniva posticipato da mesi (inizialmente il deposito in Comune dei piani era previsto entro la fine del 2021). Il passo permette altresì di parlare di tempi di realizzazione: quelli stimati per dare un nuovo volto al quartiere sono di 2 anni.

Rinnovo viario

Ma in cosa consiste il progetto? Il primo aspetto da chiarire è che il piano non riguarda la sola costruzione di un nuovo grande negozio che accoglierà Esselunga. Il progetto è più ampio e includerà una riqualificazione del centro di Ponte Chiasso, anche viaria.

Nel concreto, sul terreno di oltre 10.000 metri quadri noto come ex Lechler che si affaccia su via Bellinzona (il prolungamento in Italia del chiassese corso San Gottardo) si prevede l’edificazione di un ampio stabile di tre piani che accoglierà un parcheggio interrato con 300 posti auto, spazi commerciali dedicati a Esselunga (si parla di 2.500 metri quadri), un terminal per i bus sul tetto e un parco pubblico di 500 metri quadri circa. Del disegno fanno poi parte la creazione di una zona 30 in centro, nuovi marciapiedi e attraversamenti pedonali nell’area che va da via Bellinzona, a piazzale Anna Frank, alla dogana, così come una nuova rotonda e l’eliminazione dei semafori attuali (per fluidificare il traffico).

Senza ex Albarelli

Del progetto non fa parte un’altra area dismessa di vaste dimensioni presente a Ponte Chiasso: la ex Albarelli (che si trova oltre i binari della ferrovia). Lì, quando il progetto era ancora in fase embrionale, si immaginava l’arrivo di altre attività commerciali. Questa parte del progetto per il momento è però stata accantonata.

È invece prevista la cessione al Comune di Como di un’area di 500 metri quadri circa a ridosso dei binari. La utilizzeranno le FFS e le Ferrovie italiane in caso di emergenza e per il transito dei mezzi di manutenzione.

Le perplessità

Il progetto, come anticipato, ha fatto discutere sin da subito. Da una parte la necessità di riqualificare il centro di Ponte Chiasso è innegabile, dall’altra i gestori di buona parte delle attività commerciali della località di confine – dove sono presenti molti piccoli negozi «storici» – hanno sollevato perplessità ed espresso preoccupazione sul loro futuro. La convivenza con un grande negozio come Esselunga per loro potrebbe essere molto difficile. «Non ho mai visto una zona dove viene aperto un centro commerciale e i piccoli negozi che già esistevano sopravvivono», ci aveva confidato un commerciante dopo che la prima versione del progetto era stata presentata alla popolazione (vedi CdT del 9 marzo 2019).