Locarno

Rivoluzione alla Morettina: il Cantone demolisce e costruisce un nuovo palazzetto

Addio all’aula magna delle medie e a due palestre, che saranno sostituite da un nuovo edificio multifunzionale – Intanto la Città cerca partner privati per rilanciare l’ex FEVI
Il comparto che sarà rivoluzionato, dove si distingue – fra l’ex FEVI e le scuole – il «campetto» su cui sorgerà il nuovo edificio multifunzionale. ©Ti-Press/Archivio
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
23.01.2021 06:00

Comparto per comparto, Locarno sta disegnando la città del futuro. E dopo la fascia che va dal debarcadero a piazza Castello (dal cui concorso, riguardante anche piazza Grande, scaturirà prossimamente il nome del vincitore) e la pregiata area del monumento visconteo (recentissima la selezione dei dieci finalisti), è ora la volta della Morettina, dove si concretizzerà una vera e propria rivoluzione. Ne sarà principale artefice il Cantone, ma anche il Comune farà la sua parte, concentrandosi in particolare sul nuovo assetto del palazzetto ex FEVI, oggi diventato Palexpo.

Un tassello fondamentale

Da quando, nel 2015, la struttura sportivo-espositiva era passata nelle mani della Città, ci si era spesso interrogati sul suo futuro, anche pensando alle esigenze del Locarno Film Festival. Col passare del tempo il Municipio è andato orientandosi in due direzioni. Da una parte si è convinto della necessità di una riorganizzazione dell’intero comparto, dalla piazza Castello fino alla riva della Maggia; dall’altra ha fatto proprio l’intendimento di coinvolgere nell’operazione un partner privato disposto ad affiancare il Comune nella ristrutturazione del palazzetto (o, come più probabile, nella sua sostituzione con una nuova struttura). Ora, però, il mosaico si è fatto ancora più composito, visto che sul tavolo sono giunte anche le esigenze logistiche del Cantone. Quest’ultimo possiede in zona vari istituti scolastici, in parte già rinnovati in passato, ma con alcune «appendici» per le quali, vista la vetustà, una ristrutturazione risulterebbe oggi troppo onerosa. Da qui il mandato per uno studio preliminare, già in fase avanzata, che prevede varie demolizioni e la costruzione di un nuovo edificio, grazie al quale si concretizzerà, fra l’altro, anche una razionalizzazione degli spazi e delle risorse.

Un incrocio di obiettivi

«Gli obiettivi del Cantone – spiega al CdT il municipale locarnese Davide Giovannacci – si incrociano con la nostra idea di dare un nuovo assetto all’intero comparto, partendo dalla discussione sul futuro del Palexpo. Bellinzona – prosegue il capo dicastero Finanze, logistica e informatica – si trova a dover intervenire su alcuni edifici datati che non vale più la pena di ristrutturare. Così ha deciso di demolirli: si tratta della palestra della Peschiera, dell’aula magna delle medie di via Chiesa e delle palestre della Morettina. Per sostituirle è allo studio la realizzazione di un nuovo centro multifunzionale, che ospiterà sia gli spazi per l’attività sportiva delle scuole cantonali circostanti (medie, liceo e Spai, ndr.) sia una nuova aula magna. Il tutto di concerto con il Festival del film, il quale utilizza da tempo le palestre della Morettina come sale di proiezione». Tutti questi contenuti sono previsti nel nuovo palazzetto, che sarà costruito sul cosiddetto «campetto», la vasta area da gioco situata accanto all’ex FEVI. Una volta completata la fase preliminare, si passerà a quella di concorso. «L’operazione – aggiunge il nostro interlocutore – prevede, fra l’altro, anche la chiusura al traffico di via Chiesa, che dovrebbe diventare un’arteria pedonale e ciclabile».

Fin qui le intenzioni del Cantone che, come detto, si intersecano con gli intendimenti della Città riguardanti il Palexpo. È, quest’ultimo, una struttura fondamentale per vari aspetti, ma le cui condizioni rendono necessario intervenire. Anche, come si diceva, tenendo conto delle esigenze del Locarno Festival. «Siamo già entrati in materia – chiarisce Giovannacci – e si sta attualmente valutando quale strada intraprendere dal punto di vista procedurale».

Il modello Cornaredo

«La priorità – prosegue Giovannacci – è quella di individuare un investitore privato disposto ad affiancarci. Sul modello, per intenderci, di quanto fatto dalla Città di Lugano per Cornaredo. Ora, dunque, dobbiamo stabilire se aprire un concorso per trovare il partner e poi, con lui, decidere i passi successivi. Oppure se partire fin dall’inizio anche con l’aspetto architetturale. Vedremo». Ciò che si vorrebbe ottenere è un centro per attività congressuali, in grado di ospitare anche eventi (dalle proiezioni cinematografiche ai concerti, per arrivare alle esposizioni), completo di autosilo, ristorante e spazi commerciali. Il tutto in rete con PalaCinema, GranRex e Teatro.

Difficile, per ora, parlare di tempi e di investimenti. Tutto dipenderà da come saranno strutturati nel dettaglio i tasselli del rinnovato comparto.