Robert De Niro è a Locarno

È lui o non è lui? Ma certo che è lui. «Hi Bob, how are you? What are you doing in Locarno?» E Robert De Niro ci guarda, con quel suo sorriso enigmatico, ma non dice una parola. Abbiamo beccato la star di Hollywood davanti al Palacinema. In incognito, da solo, senza guardie del corpo (o almeno in giro non se ne vedono). Sta osservando il Palacinema, con il suo basco in testa, esattamente quello che portava il giovane Noodle in C'era una volta in America. «I'm a reporter, we can talk?» chiediamo speranzosi. «I don't talk to reporters, call my agent in New York». «Non parlo con i giornalisti, chiama il mio agente a New York», taglia corto il due volte premio Oscar. Tentativo disperato: posso scattarti una foto? «May I take a picture of you?» Bob impietosito annuisce e si lascia fotografare, solo un paio di scatti. Ma niente selfie. Poi si gira e se ne va, verso Piazza Grande, salutandoci con un cenno del capo e lasciandoci con il pensiero di un grandioso scoop in canna.

Che ci fa Robert De Niro a Locarno? La star americana non è mai stata al Festival, nemmeno di passaggio, come turista per caso. Forse è in Europa per promuovere il suo ultimo film,  About My Father, che uscirà a maggio. E ha deciso di fare una capatina in Svizzera e a visitare quella città del Festival Internazionale del Film di cui qualcuno del suo staff gli ha parlato. Magari un sopralluogo in vista di una sua apparizione in agosto, per la 76.ma edizione del Pardo. Avremmo voluto chiedergli questo e tanto altro, ma Bob ci ha lasciati di sasso. Con quella beffarda espressione che aveva nei titoli di coda di C'era una volta in America.