Roberta Pantani non fu diffamata

CHIASSO - Per la Procura, non ha leso l'onore della municipale leghista Roberta Pantani Tettamanti l'interrogazione presentata il 14 gennaio scorso dai consiglieri comunali Jessica Bottinelli, Mauro Lancianesi, Denise Maranesi e Giorgio Fonio. I contenuti dell'atto consiliare intitolato «Due pesi, due misure» - col quale gli autori chiedevano all'Esecutivo spiegazioni sulla scelta di riconoscere una promozione al fratello di Pantani, dipendente comunale destinatario di un decreto di accusa per ingiuria nei confronti di un politico - avevano indotto la rappresentante della destra cittadina, patrocinata dall'avvocato Renzo Galfetti, a sporgere denuncia per diffamazione, calunnia e ingiuria. Reati che, a mente del procuratore pubblico Moreno Capella, non si configurano.
Per questo, nella comunicazione di imminente chiusura dell'istruzione intimata oggi alle parti, il magistrato prospetta l'emanazione di un decreto di abbandono per i quattro esponenti del Legislativo. Lo stesso vale per uno scritto pubblicato da Fonio l'11 marzo su Facebook.