Rovio, botta e risposta sulla festa

Municipio e organizzatori: «Nessun inconveniente» - Intanto scatta un'interpellanza critica
Red. Lugano
16.09.2015 05:05

LUGANO - «La manifestazione Jamara si è svolta nei modi e metodi definiti nell'autorizzazione rilasciata dal Municipio. Non si lamentano interventi da parte di polizia o ambulanza, e il servizio d'ordine dell'organizzatore è stato adeguato». Risponde così l'Esecutivo di Rovio alle numerose critiche sollevate dai cittadini all'indomani della festa (vedi Suggeriti). L'autorità si scusa «per il fastidio arrecato alla cittadinanza che è stata, sua malgrado, coinvolta nel trambusto causato dalla grande affluenza di pubblico. Riteniamo che una manifestazione di questa portata che ha interessato tutto il Basso Ceresio, abbia avuto un positivo riscontro e debba essere salutata positivamente da tutta la popolazione. Scusandoci ancora per quanti hanno subito un disagio, auspichiamo che il tutto rientri nei limiti della tolleranza umana». Il Municipio dovrà comunque rispondere all'interpellanza inoltrata nella seduta del Legislativo di lunedì – caratterizzata tra l'altro dall'approvazione dei Consuntivi 2013 – presentata dai consiglieri Pietro Tacchella, Eliana Manfredi-Conza, Sabrina Wallimann-Maspoli e Max Gmünder (Alleanza Democratica/Lega/UDC/Indipendenti). Nella stessa si stigmatizza come l'Esecutivo «non abbia dimostrato rispetto alcuno per la popolazione e per la legge» e si chiede a quali condizioni ha concesso l'autorizzazione, e se ha preventivamente valutato l'impatto della forte affluenza nonché l'idoneità dell'immobile concesso (Ala materna). Si domandano poi lumi sui servizi di pulizia e igienici messi a disposizione degli utenti e sul dispositivo di sicurezza. Si vuole anche sapere se il Comune ha partecipato ai costi generati dalla manifestazione.

I promotori prendono posizione

Alle critiche risponde anche Gianluca Pfister dell'associazione Jam-Urban Culture Promotion. «All'entrata – precisa in un comunicato – venivano distribuiti braccialetti di colore differente a maggiorenni e minorenni, e nonostante la forte presenza di persone di minore età, ad esse non sono state vendute bevande alcoliche all'interno del Jamara. E sul posto era presente anche l'associazione Radix». Per quanto concerne l'abuso di alcol nelle immediate vicinanze, «gli organizzatori – prosegue Pfister – non possono purtroppo controllare che nessuno abusi di bevande alcoliche al di fuori dell'area, è stato però vietato introdurre all'interno dell'evento alcolici non acquistati in loco. Agenti addetti alla sicurezza si sono occupati peraltro di garantire che durante l'evento non ci fossero disordini». «La struttura Ala Materna – sottolinea – è stata riconsegnata lunedì pulita come d'accordo con il Comune. Della struttura abbiamo utilizzato solo bagni, refettorio e cucina ed è insensato parlare di aule devastate dato che nessuno ne aveva l'accesso».

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