Processo

Rubavano bici elettriche: espulsi per sei anni

Condannati in contumacia due uomini che avevano fatto sparire otto e-bike tra Mendrisio e Lugano - Quattro sono state recuperate, le altre sono finite chissà dove
Occhio: tanti ladri le hanno nel mirino.  (Foto Zocchetti)
Giuliano Gasperi
08.10.2020 06:00

Bella la bici elettrica. Comoda, moderna, veloce. Anche abbastanza costosa. Scoprire che qualcuno l’ha rubata deve essere una bella mazzata emotiva. Ne sanno qualcosa i proprietari delle otto e-bike fatte sparire l’anno scorso tra Mendrisio e Lugano dai due uomini condannati ieri alle Correzionali a pene detentive sospese con la condizionale (centottanta e centoquaranta giorni) e a sei anni di espulsione dalla Svizzera.
I due, un pizzaiolo italiano di trent’anni e un muratore marocchino di ventinove, residenti entrambi in Italia, agivano in complicità e seguendo precisi piani, aiutati in alcuni casi da una terza persona con cui hanno suddiviso il ricavato della vendita della refurtiva, il cui valore totale supera i 36 mila franchi. Delle bici elettriche rubate, quattro sono state restituite ai proprietari e quattro no, finite chissà in quale angolo del mondo. Ieri gli accusati non erano in aula per spiegarlo: assenti entrambi. Uno ha fatto sapere di essere d’accordo con la pena proposta dalla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, l’altro non è rintracciabile nemmeno dal suo legale. Amen: i fatti erano ammessi e la giudice Francesca Verda Chiocchetti ha confermato le proposte di pena contenute nell’atto d’accusa.

Prede ambite
Il furto delle bici elettriche è un fenomeno in aumento, anche per il semplice motivo che sempre più persone le acquistano per i loro spostamenti quotidiani tra la casa e il lavoro, oppure per lo svago. I ladri ovviamente cavalcano il trend, attratti dal valore economico dei mezzi. «Parte di questi furti avviene nelle ore diurne e nelle zone turistiche o vicino alle stazioni e nelle cantine - spiegava recentemente la Polizia cantonale - e purtroppo una buona parte della refurtiva non viene ritrovata». La stessa polizia dà qualche consiglio a livello di prevenzione: se possibile, parcheggiare la bici in un luogo sorvegliato o in un locale che può essere chiuso a chiave; mettere in sicurezza il mezzo con un lucchetto resistente legandolo a una struttura metallica fissa, oppure dotarsi di sistemi elettronici come i tracciatori GPS; annotare sempre il numero di telaio, la marca e il colore, conservando la fattura originale per poterla eventualmente consegnare alla polizia e all’assicurazione. Le compagnie assicurative offrono inoltre delle polizze specifiche per le biciclette, comprese quelle elettriche.