Rumore e vibrazioni, in paese non se ne può più

C’è un tema, più di altri, che i tre Municipi (incluso quello appena entrato in carica) che si sono finora succeduti alla guida del Comune di Riviera hanno sempre trovato sulla scrivania: il completamento di AlpTransit. Nella fattispecie la tratta Biasca sud-Camorino, comprendente la galleria tra la Giustizia e la campagna di Claro, che consentirebbe l’aggiramento degli abitati di Osogna e Cresciano. Aggiungiamoci pure l’altro tunnel tra Gnosca nord (zona Sgrussa) e Sementina, rivendicato a gran voce dalla Città. I due progetti sono stati approvati dal Consiglio federale nel 1999 ed inseriti nel Piano settoriale; Berna ha fatto sapere che se ne riparlerà dopo il 2050. Un’eternità per le autorità locali.
«Il traffico è in aumento»
Così dopo l’Esecutivo di Bellinzona ora anche il consesso di Riviera torna a far sentire la sua voce sull’argomento. Lo fa rispondendo all’interpellanza di Enea Rossetti (PLR), il quale quando l’aveva inoltrata era consigliere comunale e ora è diventato municipale. Negli scorsi mesi il «vecchio» consesso - per il tramite del consigliere nazionale democentrista Piero Marchesi - ne aveva discusso brevemente con il direttore del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni Albert Rösti, al quale aveva anche consegnato della documentazione.

Un rinvio dopo l'altro
Un tema sempre di attualità: «Ancora nel 2020, contestualmente all’apertura della galleria di base del Ceneri, si ribadiva come il progressivo avanzamento di AlpTransit stava generando sempre più traffico ferroviario senza misure che potessero mitigarne gli effetti. Mentre l’aggiramento della Riviera veniva rimandato di decenni, si faceva notare (all’autorità federale, n.d.r.), non si mancava però di contribuire al finanziamento di tratte estere per investimenti di milioni di franchi».
Una questione di lunga data
Due anni dopo l’ennesima rivendicazione. Nel 2022 il Municipio rivierasco aveva ricevuto il rapporto eseguito da uno studio di ingegneria relativo alle immissioni foniche e alle vibrazioni generate dal traffico ferroviario, specialmente nel quartiere di Osogna. La relazione evidenzia(va) il superamento dei limiti previsti dalle ordinanze, con un impatto dunque sulla qualità di vita. L’Esecutivo, allora guidato dal sindaco Alberto Pellanda, aveva invitato Berna, «in maniera netta ed inequivocabile, a chinarsi sul problema al fine di trovare una soluzione che possa finalmente porre fine ad una questione di lunga data. In tal senso, il famoso aggiramento della Riviera costituisce un tassello fondamentale - non solamente per il nostro Comune, si osserva di transenna, ma per l’intero cantone e per la buona riuscita di quanto prospettato da AlpTransit a suo tempo - poiché porterebbe ad uno sgravio della linea attuale, traducendosi dunque in meno passaggi e meno immissioni».

Cosa si vuole fare
Dalla Giustizia (a Biasca) fino al futuro portale nord della galleria della Riviera (a doppio binario o due tubi a binario unico, questo si vedrà) il tracciato è parallelo a quello dell’autostrada e del fiume Ticino. Questa parte è perlopiù a cielo aperto, mentre quella seguente sarebbe sotterranea a seguito, appunto, dell’agognata costruzione del tunnel (con portale sud a nord di Claro). La lunghezza complessiva del segmento sotto la lente è di circa 10 chilometri, compresa la parte fino al portale nord del prospettato aggiramento di Bellinzona (galleria Gnosca-Sementina). Per quanto riguarda la Riviera, la variante sul tavolo è datata 1996 (affinata dagli uffici cantonali e dalle Ferrovie); il progetto fa l’unanimità.
«Sediamoci e parliamo»
Per l’Ufficio federale dei trasporti il territorio di Riviera non è interessato da un rischio ambientale a causa del transito di treni merci pericolosi (lo stesso vale per oltre il 98% della tratta ticinese). L’inquinamento, i rumori, le vibrazioni, comunque, ci sono: «Il Municipio è consapevole che potenziali interventi infrastrutturali di FFS potrebbero aprire la possibilità di prevedere anche un rinnovamento per quanto riguarda la tratta che interessa il nostro Comune. Attualmente purtroppo non sembrano esserci all’orizzonte progetti tali da consentire potenziali sinergie. D’altra parte servirebbe innanzitutto una conferma, da parte dell’Autorità federale, di quanto emerso dalle analisi riguardanti le immissioni foniche e di conseguenza l’apertura di un dialogo tra Comune, Confederazione e FFS per porvi rimedio».
