Lugano

Ruspe in azione al Morel

Le macchine da cantiere hanno iniziato a demolire lo storico centro culturale in via Adamini oggi pomeriggio – Al suo posto verrà costruito un complesso residenziale composto da tre palazzine – Il destino dell’ex garage era segnato dopo che il Tribunale federale aveva sancito il via libera al progetto
Ricordi e macerie. © CdT/Chiara Zocchetti
Valentina Coda
29.08.2025 18:54

E alla fine si ridusse tutto a un pugno di macerie. Lo Spazio Morel, uno dei simboli della cultura indipendente e luogo di aggregazione per centinaia di giovani, è finito sotto il peso delle ruspe oggi pomeriggio. La facciata dell’ex garage di via Adamini è stata mangiata da un braccio meccanico arancione. E il resto dell’edificio farà la stessa fine nei prossimi giorni. Il centro culturale aveva il destino segnato dopo che il Tribunale federale, nei mesi scorsi, aveva in parte respinto e in parte giudicato inammissibile l’appello contro la demolizione dell’edificio e la costruzione, al suo posto, di un complesso residenziale composto da tre palazzine (la società promotrice del progetto è la Art Building) contestato dalla Comunione dei comproprietari di un condominio vicino.

Un luogo non qualunque

Nel corso degli anni, dal 2017 per l’esattezza (le intenzione della società promotrice erano già note all’epoca), quelle superfici a due passi dal LAC hanno rappresentato un contenitore sociale, culturale e creativo non indifferente. Un luogo non qualunque. Si sono svolti concerti, mostre, incontri di poesia, performance teatrali, atelier e svariati sottoprogetti. Gli associati? Migliaia. Ma non sono mancate le proteste, a cui hanno fatto seguito due anni di dialoghi prima costruttivi poi vieppiù freddi fra il Collettivo Morel e le autorità cittadine. Con il risultato che, dal 2019 e fino a pochi mesi fa, lo spazio è divenuto un luogo di produzione culturale e artistica gestito dall’Associazione Morel, che ha potuto godere degli spazi in comodato d’uso fino alla crescita in giudicato della licenza edilizia. Cosa che è avvenuto con la sentenza dei giudici di Mon Repos. L’Associazione Morel, è bene precisare, non era coinvolta nella vertenza giudiziaria legata alla licenza edilizia. Ma dopo la decisione dei giudici di Losanna, avrebbe avuto tre mesi di tempo per liberare definitivamente gli spazi dell’ex garage cittadino. E così è stato.

Raffica di opposizioni

La controversia giudiziaria si è trascinata per parecchi anni. Basti pensare che la prima domanda di costruzione per il complesso residenziale è stata presentata nel 2015. Il risultato? Raffica di opposizioni. La seconda, con alcune modifiche al progetto, quattro anni più tardi. Stesso risultato, ancora opposizioni. Poi, il Municipio aveva concesso la licenza edilizia nel 2022. La stessa è stata poi confermata, nell’ordine, da Consiglio di Stato, Tribunale cantonale amministrativo e, infine, Tribunale federale.

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