Val Colla

San Lucio, cercasi guardiano che faccia risalire la capanna

Lo vuole trovare il Patriziato di Bogno dopo aver interrotto il contratto con il gestore precedente che è legato al vicino rifugio in territorio italiano – Ancora vivo il sogno della ristrutturazione, «ma l'investimento...»
© Alfredo Campana
Giuliano Gasperi
15.02.2024 06:00

Un’altra ripartenza. Che è da fare in salita e con un buon passo, perché di tempo non ce n’è moltissimo. Parliamo della Capanna San Lucio, che cerca un nuovo guardiano dopo aver risolto, in anticipo, il contratto con il custode precedente, il cui figlio gestisce da anni il vicinissimo rifugio in territorio italiano e al quale il Patriziato di Bogno, dal 1. gennaio 2023, aveva affidato anche il ritrovo svizzero. 

«Sembrava essere una fortunata opportunità che, se sfruttata in modo conveniente, con una variegata e complementare offerta di alloggio e di ristorazione, avrebbe garantito interessanti vantaggi ad entrambe le strutture», spiegano nero su bianco l’ente proprietario della capanna ticinese e l’associazione che la sostiene. 

Le cose, però, senza voler entrare nelle pieghe del disaccordo che si è creato fra le parti e che ha avuto anche risvolti legali, non sono andate come immaginato e il rapporto professionale, con effetto dal 31 gennaio di quest’anno, si è interrotto. Il rifugio quindi, che è chiuso dallo scorso agosto, ha bisogno di una nuova guida. «Forti della convinzione di poter riconquistare il richiamo di questo luogo esclusivo situato a media quota e comodamente raggiungibile da tutti - scrivono il Patriziato e gli Amici della Capanna San Lucio - annunciamo con rinnovato entusiasmo una nuova gestione per la stagione 2024, che prenderà il via il primo maggio e si concluderà il 31 ottobre. Da novembre ad aprile, l’apertura nei fine settimana e nei periodi di festività resterà a discrezione del gerente». Chi è interessato e ha esperienza nel settore può annunciarsi al Patriziato di Bogno per posta o via e-mail a [email protected]. Prossimamente sarà attivo anche il sito Internet www.capannasanlucio.ch, che aggiornerà il pubblico su tutte le notizie e gli eventi del rifugio.

Il progetto nello zaino

Trovare un nuovo guardiano è un traguardo, ma per il rifugio ce n’è un altro più ambizioso e a lungo termine: realizzare il progetto che renderà la struttura più ampia, moderna e funzionale. Sarebbe, come raccontavamo nell’agosto del 2020, la prima vera ristrutturazione per l’edificio, che è nato come una casupola usata dai cacciatori ed è diventato quello che è dopo una serie d’interventi edilizi scollegati fra loro. La capanna del futuro potrebbe avere una cucina con uno spazio di lavoro maggiore, un nuovo refettorio dotato di vetrata, una zona notte con più posti letto e degli impianti moderni, mentre fuori, in aggiunta a un pergolato, verrebbero creati spati per i cavalli e i cani degli ospiti, oltre a una struttura per posteggiare le bici. «È un investimento importante che confronterà l’ente con una sfida non indifferente». Una bella salita.