Mendrisio

San Martino, il Rabadan rinuncia alla trasferta momò

Il comitato del Carnevale bellinzonese ha deciso di fare un passo indietro e, dopo le polemiche sorte negli scorsi giorni, non sarà presente alla Fiera momò
Stefano Lippmann
03.11.2022 12:08

«Per nostra natura siamo portati a unire, non a dividere». Fatta questa premessa il presidente del Rabadan Giovanni Capoferri ci ha confermato che «lunedì sera abbiamo deciso di rinunciare alla Fiera di San Martino». Già, perché negli scorsi giorni si è innescata una polemica. Alla tradizionale fiera di Mendrisio, che si terrà settimana prossima, era infatti prevista una tendina curata dal Carnevale bellinzonese. Volontari che avrebbero preparato e venduto zuppa di cipolle e busecca, una novità. «Il ricavato – precisa Capoferri – sarebbe stato devoluto in beneficenza». Ma la presenza sopracenerina non è andata giù a un gruppo – «Momò legati alle proprie tradizioni» – il quale aveva ricordato che, da regolamento d’iscrizione, alla Fiera – per quel che concerne buvette e mescite – possono partecipare unicamente associazioni con sede nella Città di Mendrisio. Lumi, in tal senso, sono stati chiesti anche dai consiglieri comunali leghisti Simona Rossini e Massimiliano Robbiani. In un’interrogazione inoltrata all’Esecutivo cittadino chiedono infatti se il regolamento sia stato violato e se ne ritenga che questa scelta metta in contrapposizione due manifestazioni e due realtà completamente diverse.

Il lavoro della Polizia

Come detto, però, il comitato del Rabadan ha deciso di tagliare la testa al toro e tirarsi fuori. «Probabilmente c’è stato un errore di valutazione, ma è stato fatto in buona fede» spiega, da noi contattato, il capodicastero sicurezza pubblica Samuel Maffi. «È una polemica da paese, che ci può stare – continua il nostro interlocutore – però ci metti la faccia», spiega riferendosi al gruppo che ha manifestato dissenso. A Mendrisio – e in tutto il Distretto – la fiera è molto sentita. È un ritrovo tradizionale che – sebbene sia mutato nella forma – esiste da secoli. E pensare che, però, alla fine degli anni Ottanta ha rischiato di scomparire. «Dagli anni ‘80 – evidenzia Maffi – l’organizzazione della fiera è in mano alla Polizia. Era un periodo che l’evento non riscuoteva particolare successo e l’allora comandante Brenno Grisetti decise di farsene carico. Grazie anche alla Gioventù rurale la manifestazione è ripartita». E oggi? «Da anni il vicecomandante, unitamente ad altre persone, oltre al suo lavoro ordinario deve anche pensare all’organizzazione di San Martino». Purtroppo, ravvisa infine Maffi, «non c’è nessun tipo di comitato che si dice pronto a raccogliere il testimone».