Sarà un piccolo svincolo ma dalle grandi speranze

Nel 2012 l’allora capo del Dipartimento federale dei trasporti Doris Leuthard disse che lo svincolo creato a Sigirino a servizio del cantiere AlpTransit non sarebbe stato riconvertito e aperto al traffico privato. Ma gli attori coinvolti hanno saputo far cambiare idea alla Confederazione, e l’opera andrà probabilmente in cantiere a fine 2025. Ieri a Mezzovico ne sono stati presentati i dettagli.
1. Cosa verrà costruito esattamente?
Premesso che, alla fine, dell’attuale svincolo AlpTransit non resterà praticamente nulla, il futuro svincolo di Sigirino sorgerà grossomodo nella stessa zona e sovrasterà l’autostrada. Per permettere agli utenti di imboccare ambo le direzioni verrà infatti costruita - oltre alle canoniche quattro corsie d’accesso - una rotonda sopra l’autostrada, che verrà dunque coperta per una sessantina di metri. Inoltre verrà realizzata a poca distanza un’altra rotonda sulla strada cantonale, all’altezza della svolta per Sigirino. Sarà infine creato un sottopasso per la mobilità lenta che transiterà sotto la rotonda sulla cantonale. USTRA, che cura progetto e cantiere, garantisce che durante i lavori vi saranno sempre quattro corsie a disposizione.
2. Chi pagherà la sua realizzazione?
Per il 20% la Confederazione e per l’80% il Ticino. Di questo 80%, il 58% graverà sulle finanze cantonali (per 15,2 milioni di franchi) e il 48% su quelle dei Comuni membri della Commissione regionale dei trasporti del Luganese (11 milioni). La richiesta d’investimento è stata emanata ieri dal Consiglio di Stato all’attenzione del Gran Consiglio, chiamato ora a esprimersi al riguardo. L’opera, in tutto, si stima costerà 32,8 milioni di franchi. Non è tantissimo, specie in rapporto ai problemi che promette di risolvere.
3. Cosa ne dice chi vi ha lavorato?
Il sindaco di Mezzovico-Vira e presidente della Delegazione d’autorità Vedeggio Valley, Mario Canepa, ha ricordato che lo svincolo «è un’opera nata da una richiesta dal basso e risponde alla esigenze di chi abita questa regione». Una volta realizzato «modificherà radicalmente la mobilità nel Luganese». Il consigliere di Stato Claudio Zali si è invece soffermato su come si è proceduto: «Zitta zitta, quatta quatta, l’opera è andata avanti in tempi relativamente brevi e senza opposizioni. Speriamo continui così». Quanto ai suoi effetti, il direttore del Dipartimento del territorio ha citato la possibilità che il futuro svincolo sgravi Rivera dal traffico parassitario così come la svolta a destra (direzione Manno e Gravesano) sul ponte dello svincolo autostradale Lugano Nord. Rendendo quindi più facile imboccare l’autostrada verso sud a chi proviene dalla galleria Vedeggio-Cassarate.
4. Quali tratti stradali ne beneficeranno?
Stando alle recenti proiezioni dell’USTRA, su orizzonte 2040, si tratta in effetti dei due tratti stradali che dovrebbero beneficiare maggiormente della nuova opera. Fra Rivera e Mezzovico è prevista una diminuzione addirittura del 60%, mentre allo svincolo Lugano Nord del 13%. Grande beneficiario sarà anche il tratto Taverne-Lamone-Cadempino-Vezia-Massagno: le diminuzioni previste si attestano fra il 15 e il 30%. La via san Gottardo promette quindi di essere molto più scorrevole in futuro. Altrove, visto che il nuovo svincolo non farà sparire il traffico, transiteranno più auto.
5. Quali saranno invece i tratti maggiormente caricati?
Innanzitutto l’autostrada, ma stando all’USTRA l’aumento (fra il 7 e il 13%) è ampiamente entro le riserve di capacità dell’attuale infrastruttura. I tratti di cantonale più sollecitati saranno quelli tra il nuovo svincolo e Taverne (+13%) e la strada che da Taverne porta a Ponte Capriasca e a Origlio, per cui si legge un +31%. Giovanni Ruggia, capoprogetto dell’USTRA ha affermato che «sembra tanto» ma che in realtà l’aumento sarà «abbastanza contenuto». Diego Rodoni, direttore della Divisione delle costruzioni del DT, ha affermato che discussioni sono in corso con il Comune di Origlio per capire se siano necessari correttivi e, nel caso, di che tipo.
6. Quando inizieranno i lavori?
Il progetto andrà in consultazione nei prossimi mesi e dovrà essere approvato dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione, il quale dovrà anche evadere eventuali ricorsi (che potrebbero rallentare la messa in cantiere dell’opera). Se tutto andrà liscio, il cantiere potrebbe iniziare a fine 2025 e terminare nel 2027. Negli stessi anni, peraltro, USTRA risanerà in ogni caso i dieci chilometri di A2 tra Lugano Nord e Rivera.