Scontri (politici) per la demolizione del Molino

Era inevitabile. Lo sgombero e la demolizione del Molino hanno tenuto banco stasera in Consiglio comunale, al capitolo delle interpellanze. Si è partiti subito con un attacco frontale da sinistra. «È stato un atto estremamente forte che ha scosso la popolazione e creato divisioni» ha esordito Carlo Zoppi (PS). «È chiaro che è in corso un’inchiesta penale che chiarirà i fatti, ma il sindaco di Lugano non può avvalersi della facoltà di non rispondere sui fatti accaduti: la cittadinanza vuole una presa di responsabilità». «Il Municipio - ha rincarato la dose Demis Fumasoli (Forum Alternativo) - ha mentito sapendo di mentire e perso credibilità. Vogliamo trasparenza, ed è meglio non rispondere che dire delle mezze verità. Cosa è successo davvero?». «Lo abbiamo già detto cosa è successo - ha risposto il sindaco Marco Borradori - ma registro con un po’ di tristezza che si dica che abbiamo mentito. Non è assolutamente vero. Ma per noi il principio in dubio pro reo non è valso... Quello che diciamo non viene considerato. Non lo auguro a nessuno di voi». Il sindaco ha replicato anche all’accusa di Zoppi: «Non ci siamo trincerati dietro il silenzio, siamo costretti a non parlare. C’è un’inchiesta aperta. E nessuno qui vuole nascondersi. Io non aspetto altro che parlare: non mi nasconderò mai di fronte alla verità. E l’inchiesta la farà emergere».