Malcantone

Scuola di Sessa, il Gruppo SOS non ci sta: «I bambini non sono semplici numeri»

Prosegue la diatriba legata alla riorganizzazione delle scuole comunali del Comune di Tresa: «Il Municipio dice di agire con trasparenza, ma non ci dà risposte concrete»
Red. Online
28.11.2024 15:59

«Abbiamo letto con sconcerto il comunicato del Municipio di Tresa sulla riorganizzazione delle scuole comunali». Inizia così un'altra presa di posizione del Gruppo SOS Scuola, che martedì aveva espresso preoccupazione per il nuovo ordinamento previsto da settembre 2025 e, nello specifico, per le «intenzioni di centralizzazione in una struttura dislocata, il Lüsc di Croglio», a discapito della scuola di Sessa. «Non possiamo accettare che i bambini del Comune vengano trattati come semplici numeri e che il loro benessere non sia considerato la priorità. Ciononostante, se il nostro Municipio dà i numeri, noi rispondiamo inizialmente con i numeri».

Quindi, il Gruppo SOS entra nel merito del discorso: «È stato sottolineato che le Scuole elementari (SE) negli ultimi tre anni hanno riscontrato un calo di allievi pari al 47%. Il numero totale degli allievi è passato in effetti da 34 (anno 2021-2022) a 23 (anno 2024- 2025). A noi risulta dunque una diminuzione del 32%, anziché del 47%. Ma il dato più interessante è quello della previsione futura. La Scuola dell’infanzia di Sessa conta ora 22 allievi, che tra tre anni saranno alle SE, e comporteranno un aumento importante degli allievi, che saranno 32 a settembre 2027. Ciò corrisponde a un aumento del 39% rispetto all’inizio dell’anno scolastico attuale».

In secondo luogo, prosegue il Gruppo SOS, «è stata ventilata più volte la soluzione o lo spauracchio di dover istituire una pentaclasse, sempre a causa dei numeri esigui. Se torniamo indietro nella storia, è vero che nell’anno scolastico 1981-1982, quando gli allievi erano 22, il Dipartimento Pubblica Educazione (ora DECS) aveva obbligato le SE di Sessa a formare una pentaclasse. A oggi questa soluzione non risulta però possibile a causa del Regolamento delle scuole comunali (1996), il quale prevede che le pluriclassi siano formate da un massimo di 20 allievi per sezione (Art. 14 b). Teniamo a dire che gli allievi delle SE di Sessa non sono mai stati inferiori a 21 e non lo saranno neanche nelle previsioni future».

Le cifre e i numeri, ribadisce il Gruppo SOS, «non sono dunque una preoccupazione e non sono nemmeno, a nostro avviso, un argomento di peso per voler riorganizzare un sistema scolastico valido, storico e amato dagli abitanti del quartiere di Sessa».

Ci sono altri punti, ben più importanti, «che vogliamo far emergere con questo comunicato stampa» sottolinea sempre l'organizzazione. «Non solamente i cittadini di Sessa sono contrariati, ma vi è dissenso anche tra le famiglie di Ponte Tresa, che hanno inviato al Municipio una lettera nella quale esprimono che sono fermamente contrarie alla riorganizzazione scolastica. Troviamo gravissima l’affermazione secondo cui "questa riorganizzazione richiederà un sacrificio anche delle famiglie degli altri Quartieri”. Prolungare i tempi di viaggio su pulmini per molti bambini – fino a un’ora e mezza al giorno – non è un sacrificio accettabile, ma una scelta dannosa. Inoltre, non tutti i genitori scelgono di iscrivere i propri figli alla mensa e alcuni non ne hanno nemmeno il diritto secondo le regole vigenti. Una riorganizzazione simile vedrebbe costretti molti bambini a dover percorrere quattro volte al giorno la stessa tratta: 50-60 minuti della pausa pranzo dei bambini verrebbe dunque trascorsa ogni giorno sul pulmino. L’incremento dei trasporti scolastici comporterà non solo maggiori costi per il Comune, ma anche più traffico e inquinamento, in aperto contrasto con le politiche di sostenibilità che il Cantone promuove. Mentre altrove si parla di progetti come Pedibus, a Tresa si sottrae il diritto dei bambini di andare a scuola a piedi, un diritto che molti bambini di Sessa (e anche Croglio e Castelrotto) attualmente hanno e che andrebbe difeso, non eliminato».

Il Municipio «sostiene di agire con trasparenza, ma non possiamo che sottolineare come, da mesi, venga richiesto un incontro tra i cittadini preoccupati e il Municipio per discutere di questa riorganizzazione, senza ricevere risposte concrete. Più volte è stato dichiarato dai Municipali che questa riorganizzazione "non è neanche sul tavolo del Municipio". Ora scopriamo che il progetto è stato pensato già nella scorsa primavera e che si trova già in fase avanzata di valutazione. Questa mancanza di sincerità mina la fiducia tra il Municipio e i cittadini che quest’ultimo rappresenta. Ricordiamoci che sono stati i cittadini a votare i Municipali, che dovrebbero fare gli interessi di tutti, non badando solamente a cifre e risparmi, ma includendo nelle decisioni benessere e qualità di vita, soprattutto delle nostre generazioni future».

Di qui le richieste del Gruppo SOS Scuola: «Priorità al benessere dei bambini: le scelte scolastiche devono rispettare le esigenze dei bambini e delle famiglie, non il contrario. Un sistema scolastico sostenibile: La riorganizzazione proposta non è né richiesta, né sostenibile, né vantaggiosa per la comunità. Onorare gli impegni: il Municipio deve rispettare le promesse fatte in fase di aggregazione e fermare questa deriva di disattenzione verso i Quartieri. Un dialogo trasparente: chiediamo un confronto pubblico immediato, per discutere le reali intenzioni e per fornire risposte concrete alle famiglie».

L'invito, in conclusione, rivolto a tutti i cittadini di Tresa, è quello di «unirsi per difendere il futuro dei nostri bambini e delle nostre scuole. Non accetteremo scelte che sacrificano i nostri figli per logiche di cifre e numeri senza fondamenta».