Lodrino

Scuola media verso la demolizione: nuova sede nel 2028

Presentato il progetto vincitore del concorso: con un investimento di 38 milioni di franchi lo stabile del 1978 sarà abbattuto e ed entro 6 anni un nuovo edificio risolverà gli attuali problemi di spazio
Il volto futuro della scuola media di Lodrino secondo il progetto Meta.
Simone Berti
07.10.2022 16:46

Inaugurata nel 1978 grazie alla lungimiranza dell’allora Comune di Lodrino, entro 6 anni la scuola media che ha visto crescere generazioni di rivieraschi verrà abbattuta. In sua sostituzione verrà costruita una nuova sede, risolvendo così gli attuali problemi di spazio e abbracciando le moderne forme di insegnamento. Notando nel 2018 che l'istituto si trovava costretto a «rubare» sempre più aule alle confinanti elementari, e interpretando anche l'evoluzione demografica attuale, il Municipio di Riviera si era attivato per idearne il futuro in collaborazione con il Cantone. Ora quel futuro è nero su bianco, e va proprio nella direzione citata. Oggi, venerdì, è stato presentato il progetto vincitore del concorso lanciato un anno fa dalla Sezione della Logistica e a cui hanno partecipato 24 studi. Con una spesa di 38 milioni di franchi, prevede la costruzione entro settembre 2028 di una sede completamente nuova, con contenuti destinati anche alla popolazione: potrà accogliere fino a 350 ragazzi e sorgerà a sud dell'edificio attuale. Quest'ultimo continuerà ad ospitare allievi (oggi circa 260) e docenti anche durante il cantiere che aprirà nel 2025, dopodiché verrà abbattuto: al suo posto ci sarà del verde e una piazzetta che farà da collante proprio con la vicina scuola elementare risalente al 1966, anch'essa in attesa di un importante risanamento a cui l'Esecutivo locale sta già pensando.

«Progressione demografica che fa ben sperare»

Il progetto «Meta» - ideato dal gruppo interdisciplinare capitanato dalla comunità di lavoro Conte Pianetti Zanetta Architetti Sagl - AETC architectes urbanistes Sàrl di Carabbia e Ginevra - darà vita a qualcosa di qualitativamente migliore rispetto all'offerta attuale e con un approccio orientato alla flessibilità oggi richiesta dall'insegnamento, ha affermato il ministro dell'educazione Manuele Bertoli. Come detto c'è bisogno di spazio visto che oggi le medie occupano l'intero primo piano delle elementari. E quello spazio dovrà avere appunto nuove forme, ha aggiunto il direttore del Dipartimento delle finanze e dell'economia Christian Vitta. Il quale ha pure evidenziato come la progressione demografica «fa ben sperare per l'avvenire del Comune». Giusto quindi spendere nell'educazione: «Se non si investe in questo settore non si investe nel futuro», ha detto in questo senso il sindaco di Riviera Alberto Pellanda presente insieme al capodicastero Opere pubbliche Ivan Falconi.

Uno scorcio degli interni come sono stati concepiti dal team vincitore.
Uno scorcio degli interni come sono stati concepiti dal team vincitore.

Risanare o demolire?

Ampliare e rinnovare o demolire e costruire da zero? Entrambe le ipotesi sono rimaste sul tavolo sino alla fine, poi la scelta è caduta su un progetto che, come detto, prevede l'abbattimento. Dal punto di vista della sostenibilità le due vie sono risultate pressoché equivalenti, ci ha spiegato Giovanni Realini, caposezione della Logistica. A vincere è quindi stato il progetto Meta perché ritenuto il migliore nell'ottica architettonica e in quella dell'inserimento urbanistico, ha ricordato il presidente della giuria, l'architetto Sergio Cattaneo, aggiungendo che il secondo classificato, pensato dal team Nicola Probst Architetti, era comunque «molto simile». La nuova costruzione sarà formata da due blocchi. In uno, quello maggiormente proteso verso sud, ci saranno i contenuti didattici con 16 sezioni e l'aula magna a disposizione anche degli utenti esterni. Nell'altro verrà inserita la palestra doppia e, al livello superiore, la mensa.

La piscina resta in stand by

«Gli spazi saranno generosi e flessibili», ha spiegato l'architetto Gionas Pianetti esprimendosi a nome dei vincitori insieme al collega Manuele Boccardo e all'ingegnere Alessandro Fabris. A sud viene lasciato dello spazio per l'eventuale costruzione di una piscina coperta, che al momento non è però stata progettata non essendo ritenuta una necessità a livello scolastico.

La sede attuale è stata inaugurata nel 1978 e conta oggi circa 260 allievi. © CdT/Chiara Zocchetti
La sede attuale è stata inaugurata nel 1978 e conta oggi circa 260 allievi. © CdT/Chiara Zocchetti

Investimenti per 500 milioni

L'edilizia scolastica del Cantone è in fermento e non si limita evidentemente a Lodrino. Il finanziamento di questo concorso attinge infatti al credito quadro di ben 60 milioni di franchi votato dal Gran Consiglio nel 2019 per coprire le procedure di concorso per la progettazione di opere scolastiche sull'intero territorio per il periodo 2020-2023, che saranno alla base di investimenti complessivi per mezzo miliardo tra risanamenti e nuove costruzioni. In ballo ci sono ad esempio, per citare i progetti più prossimi, i comparti scolastici di Lugano e Biasca e le medie di Gordola, è stato ricordato nel corso della presentazione.

Realtà per settembre 2028, secondo le previsioni.
Realtà per settembre 2028, secondo le previsioni.
Il progetto vincitore del concorso, denominato «Meta», è stato presentato dal gruppo interdisciplinare capeggiato dalla comunità di lavoro Conte Pianetti Zanetta Architetti Sagl - AETC architectes urbanistes Sàrl di Carabbia e Ginevra (architettura) e composto dagli studi Caprez Ingenieure AG di Zurigo (ingegneria civile), Think Exergy SA di Mendrisio (ingegnere impianti RVCS) e Erisel SA di Bellinzona (ingegnere impianti elettrici, fisica della costruzione e sicurezza antincendio). Al secondo posto si è classificato il progetto «Tra gli alberi» del gruppo interdisciplinare guidato dallo studio Nicola Probst Architetti di Lugano, al terzo posto il progetto «Londrian» del gruppo interdisciplinare capitanato dalla comunità di lavoro Montemurro Aguiar Architetti e Roberto Briccola Architetto di Mendrisio e al quarto posto il progetto «Insieme» del gruppo interdisciplinare guidato dalla comunità di lavoro Charles De Ry Architettura SA e Cappelletti Sestito Architetti Sagl di Lugano. Tutti i progetti che hanno partecipato al concorso sono intanto esposti nella sala patriziale di Lodrino fino al 15 ottobre. Saranno quindi in visione tutti i giorni, domenica esclusa, dalle 14 alle 17 (mercoledì 12 ottobre e giovedì 13 ottobre fino alle 20).