Coronavirus

Scuole, anche Agno sospende l’obbligo di frequenza

Scuola dell’infanzia ed elementari restano aperte ma si lascia ai genitori la la possibilità di decidere se mandare o meno a scuola il proprio figlio - Ecco l’elenco dei Comuni che hanno detto no al Cantone
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Red. Online
13.03.2020 09:48

Anche il Municipio di Agno ha deciso di andare controcorrente. Riunito in seduta straordinaria, il Municipio ha deciso che la scuola dell’infanzia e scuola elementare resteranno per il momento aperte, ma «si lascia da subito ai genitori la possibilità di valutare la frequenza dei propri figli in considerazione anche delle singole situazioni personali, a tutela quindi della salute non solo dei ragazzi ma anche di tutta la cerchia familiare. Le assenze dalla scuola non devono essere giustificate». L’istituto scolastico darà indicazioni sull’adeguamento del programma formativo.

Il Municipio valuterà eventuali ulteriori misure, anche a seguito dell’incontro previsto per il fine settimana con l’autorità cantonale.

La rivolta dei Comuni

In un colpo solo il coronavirus ha scardinato il principio dell’obbligatorietà della scuola e la catena di comando che unisce Confederazione, Cantone e Comuni nella lotta alla pandemia. Lugano ha optato per un compromesso: non chiudiamo, sospendiamo l’obbligo di frequenza. Lo stesso ha fatto Locarno, mentre Bellinzona e Chiasso hanno seguito le autorità superiori «potendo garantire – ha scritto Bellinzona – la corretta presa a carico pedagogica e sanitaria dei bimbi», se non hanno sintomi. Mendrisio ha mantenuto l’obbligatorietà, ma non prenderà misure nei confronti dei genitori che faranno il contrario. Agno, Taverne, Bedano e Cadenazzo hanno sospeso l’obbligatorietà; Monteceneri ha chiuso e basta.

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