Scuole per sportivi, Lugano alla carica

Si torna a parlare della proposta di FCL e HCL già però bocciata dal DECS - Lanciata una iniziativa parlamentare
John Robbiani
01.10.2015 13:00

LUGANO – Creare delle classi per sportivi (ma anche per artisti) alle scuole medie. La Città di Lugano torna alla carica e ripresenta il progetto (che ha comunque già incassato un preavviso negativo da parte del DECS, il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport) che intende favorire l'integrazione tra la vita scolastica e vita sportiva dei giovani che frequentano le scuole medie. Una proposta – partita tra l'altro dai responsabili dei settori giovanili dell'Hockey Club e del Football Club Lugano – piuttosto semplice: creare delle classi la cui griglia oraria viene leggermente modificata. Aggiungendo un'ora di lezione al mattino (e dunque accorciando la "pausa pranzo" – che sarebbe di 1 ora e 15 invece che 2 ore) si potrebbe permettere agli sportivi di terminare le lezioni alle 15.10 (invece che alle 16.15 o alle 17 come oggi). Allievi che potrebbero dunque iniziare ad allenarsi a partire dalle 15.30 e tornare a casa per l'ora ci cena – verso le 18.30 -  invece che alle 21 come spesso oggi accade.

"Non dimentichiamo – ha spiegato Marco Werder, responsabile della Sezione giovanile dell'HCL – che oggi uno sportivo che frequenta le scuole medie inizia la sua giornata sui banchi alle 8 del mattino e la finisce alle 9 di sera in pista, in palestra o su un campo da calcio. E in tutte queste ore non ha ancora sfogliato un libro per lo studio extra, non ha ancora passato tempo con i suoi genitori e neppure avuto modo di incontrare gli amici o dedicarsi al gioco". "Non a caso – ha continuato Roberto Mazza, direttore del Dicastero sport della Città – si osservano casi di burnout tra gli adolescenti costretti a ritmi troppo impegnativi. Senza dimenticare poi che non tutte le famiglie riescono ad organizzarsi".

Lugano vorrebbe dunque ricevere dal Cantone il via libera alla realizzazione di classi dedicate appunto agli sportivi e agli studenti che nel tempo libero si occupano di attività culturali. Classi che potrebbero magari, come spiegato proprio da Mazza, essere ubicate nelle sedi di scuola media più vicine a Cornaredo e alla Resega ("Già oggi è una sorta di campus sportivo"), raggiungibili a piedi e in cui è anche possibile organizzare la refezione.

L'INIZIATIVA PARLAMENTARE DI LORENZO JELMINI

Questa mattina, proprio a questo riguarda, il granconsigliere PPD Lorenzo Jelmini (che è anche consigliere comunale a Lugano) ha presentato un'iniziativa parlamentare che chiede, a livello Cantonale, la possibilità di creare questo genere di classi. Iniziativa parlamentare intitolata "Per una scuola media inclusiva anche delle famiglie i cu figli si dedicano allo sport e alla cultura".Il DECS, lo ricordiamo, aveva giudicato il progetto negativamente facendo notare che un orario settimanale compatto (pausa corta sul mezzogiorno) è immaginabile in prima e seconda media. "La questione – aveva spiegato il Governo – si complica inevitabilmente nel secondo biennio, quando la suddivisone degli allievi in corsi attitudinali e base, nei corsi opzionali, nei laboratori, nelle materie insegnate a effetti ridotti, nei corsi di differenziazione pedagogica per allievi esonerati dall'insegnamenti di alcune materi causerebbe inevitabilmente una tale complessità nella composizione dell'orario settimanale da rendere la proposta sostanzialmente inattuabile".