Se a portare la nafta è l'italiano

Carlo Righetti: «È pratica corrente da parte degli imprenditori» - Ma il combustibile va caricato oltre confine
Red. Online
02.02.2015 06:00

Ore 10.15. Palazzina di tre piani in un comune del Luganese. Un'autocisterna è intenta a riempire il serbatoio dello stabile con gasolio da riscaldamento. Ma un occhio attento nota che il veicolo porta targhe italiane. Ma come, potrà chiedere qualcuno, ci sono anche i padroncini della nafta che fanno avanti e indietro dalla frontiera? O il nuovo cambio franco-euro ha già indotto qualche proprietario a far capo a ditte italiane per il rabbocco di gasolio?

Niente di tutto questo, ci rassicura Carlo Righetti, presidente di Swiss Oil Ticino, l'Associazione regionale dei commercianti di combustibile. «Si tratta di una pratica corrente da parte di imprenditori ticinesi del settore. Ci si avvale regolarmente di autotrasportatori italiani per il gasolio caricato da una deposito o da una raffineria situati in Italia per essere poi portato in Svizzera dal cliente. In pratica, su ordine di una ditta ticinese, il camionista si limita a compiere il trasporto» ci spiega il nostro interlocutore. In effetti sarebbe poco pratico che un autotrasportatore italiano porti il gasolio in un deposito da noi ed in un secondo tempo un'altra cisterna della ditta ticinese lo consegni direttamente al cliente finale. Sintetizzando, la nafta da riscaldamento recapitata dal camion italiano sarà comunque fatturata al compratore dall'azienda distributrice ticinese che si è avvalsa dal trasportatore italiano.

Righetti tiene però a precisare che l'operazione è possibile solo se l'autotrasportatore italiano ha caricato il combustibile da un una raffineria oltre confine. Non è invece consentito al veicolo italiano riempire la cisterna in un deposito ticinese ed effettuare poi la consegna al cliente locale. Il presidente di SwissOil Ticino aggiunge anche che nel settore non ci potranno mai essere padroncini. Non è infatti permesso ad una ditta estera, nel nostro caso italiana, venire direttamente a riempire le cisterne delle abitazioni del nostro cantone.