Confine

Se le aziende comasche guardano al mercato svizzero: «C'è molto interesse per il Ticino»

La Camera di Commercio di Como e Lecco attiva il «Desk mercato svizzero», uno sportello informativo per chi è interessato a sviluppare la propria attività oltre confine
©Chiara Zocchetti
Anna Campaniello
Anna Campaniello
13.01.2024 09:01

Aspetti fiscali, norme di legge, indicazioni pratiche. La Camera di Commercio di Como e Lecco ha attivato il «Desk mercato svizzero», uno sportello informativo e di assistenza per le aziende lariane interessate a un’attività o a uno sviluppo commerciale oltre confine, nella Confederazione elvetica e in particolare in Ticino.

Il servizio, promosso in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, è gratuito ed è rivolto a tutte le imprese lariane. «L’interesse per il mercato svizzero c’è ed è elevato – dice Marco Galimberti, presidente della Camera di commercio di Como e Lecco –. Le imprese ci chiedono informazioni e risposte per poter valutare la possibilità di uno sviluppo commerciale oltre confine. Siamo un ente al servizio delle imprese e vogliamo quindi dare risposte a queste istanze. Se c’è un’esigenza, il nostro lavoro è provare a dare una risposta».

Il «Desk mercato svizzero» permette di avere informazioni su aspetti fiscali e normativi e approfondimenti sull’accesso al mercato elvetico, dalle rappresentanze fiscali al distacco dei lavoratori passando per le procedure doganali. Disponibile anche un vademecum sulle norme previste dall’Accordo di libera circolazione delle persone tra Svizzera e Unione europea, in particolare sulle regole per le prestazioni di servizi per i quali è prevista la notifica e non è richiesto il permesso di lavoro. «Le regole e i contesti sono in molti casi diversi tra i due Paesi – dice ancora Galimberti –. Vogliamo mettere le aziende nelle condizioni di fare le cose bene, al meglio e correttamente dal punto di vista delle norme. Ci mettiamo a disposizione per le imprese che vogliono andare a lavorare oltre confine perché possano farlo senza difficoltà e con regole certe. Questa attività rientra nell’ambito di una corretta collaborazione tra i due territori. Vogliamo evitare che gli imprenditori si trovino in difficoltà perché non conoscono le regole. Rivolgendosi al Desk della Camera di Commercio, è possibile avere la necessaria sicurezza per affrontare il mercato svizzero».

La consulenza è attiva per tutti i settori. Per le imprese meccaniche ed elettromeccaniche, la Camera di Commercio di Como e Lecco mette a disposizione anche un’attività ulteriore, sempre partendo dal nuovo Desk. «Il settore manifatturiero svizzero sta cercando collaborazioni nei Paesi vicini, soprattutto in Germania e Italia – precisa l’ente camerale lariano –. Le opportunità riguardano prodotti e servizi come meccanica di precisione e lavorazioni meccaniche, elettromeccanica, lavorazione della lamiera, lavorazione delle plastiche, cablaggi. Per cogliere queste opportunità, è fondamentale un allineamento tecnico, gestionale e culturale rispetto alle esigenze dell’industria svizzera ».

Per le imprese del comparto è disponibile un’azione specifica di preparazione tecnica al mercato svizzero, in particolare con la possibilità di un «export check-up», un report individuale, contatti con potenziali clienti e sessioni di formazione guidate da un imprenditore svizzero.

«L’attività nel settore della meccanica è il risultato di una collaborazione mirata con la Camera di Commercio del Ticino – spiega Galimberti –. Abbiamo organizzato a Como attività sulle startup alle quali loro hanno partecipato e c’è un rapporto di collaborazione per cercare di aiutare tutte le imprese. Siamo sulla stessa barca». «Il problema della difficoltà a reperire manodopera riguarda tutti, è una necessità da entrambi i lati del confine – aggiunge il presidente della Camera di Commercio di Como e Lecco –. A livello istituzionale collaboriamo dunque anche sul fronte dell’occupazione. Dobbiamo cercare di fare fronte comune per le imprese che rappresentiamo ». «L’attività comune – conclude Galimberti –, riguarda infine anche la formazione e la preparazione del personale. Nell’ambito della sostenibilità, per fare solo un esempio, abbiamo una specifica collaborazione con la SUPSI perché questo tema è fondamentale per le imprese in generale, sia italiane sia svizzere».