Se ne va la pioggia, torna il «tappo» al San Gottardo

Il maltempo non c’entra. O, meglio, il fatto che il sole sia tornato a splendere sul Ticino non è strettamente collegato al ritorno, puntuale, delle colonne al portale nord del San Gottardo. Stamane, il serpentone di automobili in direzione sud ha toccato i 14 chilometri. Niente male, anche se – per dirla con il Touring Club Svizzero (TCS) – non bisogna sorprendersi.
«In molti, moltissimi cantoni svizzeri sono appena cominciate le vacanze scolastiche» spiega, da noi contattata, Vanessa Flack del TCS. Vero, se escludiamo il Ticino e il Vallese, con gli allievi che salutano i professori a giugno, nel resto del Paese gli impegni scolastici terminano a luglio. Logico, insomma, che al San Gottardo stiano confluendo molti veicoli con destinazione Ticino e, soprattutto, Italia. «Secondo le nostre previsioni, e pensando anche ai dati delle scorse estati, direi che non c’è nulla di sorprendente. Il secondo e il terzo weekend di luglio, proprio per la fine delle scuole nei vari cantoni, da tempo sono i più forti a livello di traffico». Roba da bollino rosso, insomma.
Tornando alle code di oggi, viene da chiedersi se l’utenza stradale fosse abbastanza consapevole delle alternative o, riassumendo al massimo, se fosse a conoscenza della riapertura della A13 del San Bernardino, transitabile su una sola corsia nel tratto di Lostallo devastato dall’alluvione di giugno. «Sì» la risposta della nostra interlocutrice. «Come TCS abbiamo informato molto, se non moltissimo circa la situazione della A13. Immaginiamo, di riflesso, che gli automobilisti, oggi, sapessero di poter contare anche sul San Bernardino. Se n’è parlato tanto anche sui media, in Svizzera come all’estero. Il fatto, però, è che il San Gottardo rimane la via più diretta per il Ticino e l’Italia. Per questo motivo, viene comunque scelta anche in presenza di rallentamenti e colonne».
Un discorso, questo, che il TCS ha fatto più volte. «Che siano le vacanze di Pasqua, i ponti o le ferie estive, come dicevo non ci sorprendono più i serpentoni di automobili. La gente ha ripreso a spostarsi parecchio in automobile».