«Se vogliamo vincere bando ai personalismi»

«A noi interessa vincere. E per vincere dobbiamo puntare sui migliori, per qualità non solo professionali, ma anche sociali, relazionali e umane, non dimenticando la sana solidarietà che è stata la maggior alleata tra le amiche e gli amici liberali radicali». Ha richiamato tutti sull’attenti il presidente della sezione PLR di Locarno, Gabriele De Lorenzi, durante l’assemblea, che ha sancito le squadre che correranno alle prossime elezioni comunali di aprile.
Nella sua relazione non solo ha tracciato un breve e positivo bilancio dell’ultima legislatura, ma ha anche affrontato in modo assai critico gli ultimi deludenti risultati delle elezioni cantonali e federali. «Ci devono servire da monito. Non siamo più riusciti ad intercettare i bisogni, le ansie, la ricerca di attenzione e la solidarietà della gente, soffermandoci invece sui personalismi, sulle lotte intestine di potere, sugli sgambetti a questo o quel candidato», ha sottolineato. E ha aggiunto: «Il potere è necessario per chi vuole fare politica in una comunità: senza potere non si può realizzare nulla. Ma se questo diventa il fine e non il mezzo, il senso della politica ne esce stravolto. Alla disaffezione della gente per i politici più preoccupati di loro stessi che del bene comuni, noi non dobbiamo rispondere limitandoci a demonizzare tutto e tutti, come preferiscono fare altri partiti e movimenti, ma pretendendo dai nostri rappresentanti credibilità e coerenza e chiedendo ai nostri partner politici affidabilità, collegialità e concretezza».
Un gladiatore libero
E in tema di rappresentanti, come accennato l’assemblea ha ratificato con un applauso la lista per il Municipio. Una lista forte, nonostante la partenza di Niccolò Salvioni, che dopo cinque anni nell’Esecutivo ha deciso di non ripresentarsi soprattutto per questioni professionali e familiari, ma – non lo si può nascondere – anche politiche.
E proprio su quest’ultimo aspetto ieri sera Salvioni si è tolto qualche sassolino dalle scarpe. «Dal profilo politico sono stato libero, indipendente e talora controcorrente. Negli ultimi mesi ho percepito disaffezione da parte del Consiglio comunale nei miei confronti. Ci separava come un muro invisibile», ha detto visibilmente commosso nell’annunciare la sua rinuncia. «Alcune decisioni di opposizione o di emendamento, appoggiate da membri del partito, hanno costituito un segnale importante come prologo delle elezioni». Salvioni, inoltre, ha percepito «pressione» sulla sua riserva a candidarsi, che ha sciolto solo di recente (come anticipato settimana scorsa dal CdT). «Senza fuoco di appoggio per vincere le elezioni, ho deciso di non ricandidarmi», ha concluso. Ma non prima di una metafora. «Nell’antica Roma i gladiatori li trattavano bene, con rispetto. Non li lasciavano morire inutilmente. Anche loro hanno un cuore e un’intelligenza, e oggi, anche la libertà di scegliere quando cambiare la propria carriera».
Le squadre in campo
Venendo alla lista per il Municipio, in corsa ci saranno il sindaco Alain Scherrer e il municipale uscente Davide Giovannacci. In gioco entra anche Nicola Pini, deputato in Gran Consiglio, membro del Legislativo locarnese e vice presidente del PLRT. Assieme a loro l’attuale primo cittadino Mauro Silacci, il consigliere Simone Merlini, Giovanni Alberti (già municipale e vice sindaco a Gudo) e Fabiana Renna (consulente del personale dell’Ufficio regionale di collocamento di Locarno).
Solo sei donne
L’assemblea ha inoltre approvato la lista per il Legislativo, composta da 33 candidati, che schiererà numerose «new entry» e diversi consiglieri che confermano il loro impegno per la cosa pubblica. Solo sei le donne. A questo proposito Giacomo Garzoli (Commissione cerca) ha sottolineato la difficoltà nel reperire candidati, in particolare del gentil sesso. «Le liste sono forti», ha comunque rimarcato. E questo, «nonostante siamo sotto assedio, con l’obiettivo di mantenere i tre seggi in Municipio e di rafforzare la presenza in consiglio comunale».
La politica del rispetto
Infine, durante l’assemblea hanno preso la parola anche i candidati al Municipio. Appassionato e poetico l’intervento del sindaco, un vero «innamorato di Locarno», come lui stesso dichiara. Scherrer, ricordando che «prima di ogni azione occorre una buona dose contemplazione e riflessione», ha ricordato che chi riveste ruoli istituzionali deve avvertire la responsabilità in nome e per conto di tutti i cittadini. «Grave è il pericolo che corre una società attraversata da lacerazioni profonde. Il bene comune è, appunto, bene di tutti, nessuno escluso e il rispetto rappresenta il più efficace antidoto all’intolleranza, foriera di conseguenze negative».
A Davide Giovannacci, invece, il compito di stilare un di bilancio dell’attività svolta negli ultimi quattro anni, elencando investimenti e progetti portati a termine. «Sarà difficile proseguire su questa linea, ma la politica adottata dal Municipio a conduzione PLR ha creato le premesse, affinché non ci sia un repentino cambiamento di rotta. In una Locarno, dove c’è chi si mette medaglie al petto per avere impedito qualcosa, bloccato un progetto, non dobbiamo avere paura di dire che la forza motrice di questi investimenti è il nostro partito: un PLR che in Municipio e in Consiglio comunale lavora per realizzare, costruire quello che la nostra città ha bisogno».