Porte aperte

Secondo tubo del San Gottardo, in 1.500 sul cantiere

Foto e selfie ad Airolo davanti alle prime parti della fresa meccanica lunga oltre 110 metri e attualmente in fase di montaggio
© USTRA
Red. Bellinzona
29.09.2024 15:30

Foto e selfie a non finire sabato ad Airolo, sul cantiere per lo scavo del secondo tubo della galleria autostradale del San Gottardo. Oltre 1.500 visitatori hanno partecipato alla giornata delle porte aperte organizzata dall'Ufficio federale delle strade (USTRA), osservando da vicino la fresa meccanica lunga 110 metri e attualmente in fase di assemblaggio, così come l'imponente infrastruttura, tra silos e nastri trasportatori, per la logistica del materiale. Il programma della giornata comprendeva la visita a tutte le aree dell’esteso cantiere, fino a Stalvedro, molte delle quali sono normalmente accessibili solo al personale impegnato nei lavori. Sabato, invece, hanno potuto essere viste da vicino dai visitatori che hanno potuto ascoltare le spiegazioni del personale specializzato. Una volta terminato il tour del cantiere, ci si è potuti rifocillare e seguire una serie di attività ricreative e culturali. Per coloro che non hanno voluto perdersi neanche il più piccolo dettaglio sul progetto, c’è stata la possibilità di recarsi all’Infocentro, situato alla stazione FFS di Airolo, dove un’esposizione interattiva permanente racconta la genesi e le tappe della costruzione del secondo tubo della galleria stradale del San Gottardo.

La soddisfazione dell'USTRA

Il capo progetto generale per la costruzione del secondo tubo, Udo Oppliger, si è detto soddisfatto per il grande interesse del pubblico: «Molti visitatori conoscono il cantiere perché lo vedono dall’autostrada, altri perché vivono qui e vedono i progressi ogni giorno. È quindi importante spiegare cosa stiamo facendo, mostrare a che punto siamo, spiegare perché abbiamo impiegato quattro anni per i lavori di preparazione e quali sono le prossime tappe». Nei prossimi mesi, la fresatrice meccanica di Airolo sarà completamente montata e spostata nella sua posizione all’interno del cunicolo di lancio. Poi, a febbraio 2025, quando tutto sarà pronto, inizierà il suo viaggio verso il centro della montagna. La caduta dell’ultimo diaframma è prevista per il 2027.