Bellinzona

Sembra un radar ma misura i decibel: ecco il «Rumorometro»

È la Giornata internazionale del rumore e il Dipartimento del territorio ha presentato il nuovo dispositivo posizionato in via Zorzi: servirà a sensibilizzare i conducenti sull’inquinamento acustico - Non saranno previste sanzioni per i più rumorosi
© Dipartimento del territorio
Red. Online
28.04.2021 09:04

In occasione della Giornata internazionale del rumore, il Dipartimento del territorio (DT) ha comunicato di aver messo in funzione oggi per la prima volta il «Rumorometro»: un dispositivo in grado di misurare le emissioni sonore dei veicoli motorizzati, che punta a sensibilizzare i conducenti sull’impatto fonico della loro guida.

Sensibilizzare sugli effetti nocivi del rumore

La Giornata internazionale del rumore, che cade proprio oggi, è nata con lo scopo di sensibilizzare la popolazione sugli effetti nocivi del rumore, per l’ambiente e per le persone. Le evidenze scientifiche mostrano che un’esposizione al rumore eccessiva e prolungata genera un accumulo di stress psicofisico, con conseguenze anche gravi, sottolinea il DT. I disturbi acustici notturni sono ancora più problematici: compromettendo la qualità del sonno, i loro effetti nefasti emergono anche a breve termine.

Negli ultimi anni, all’insegna dello slogan «Abbasso il fracasso!», la comunicazione promossa a livello nazionale dal Cercle Bruit (www.rumore.ch) si è pertanto concentrata sul tema del traffico e sull’impatto dei picchi di rumore inutile, provocati da uno stile di guida inappropriato. Condividendo lo scopo di questa campagna, anche il DT presenta un’iniziativa inedita per il Ticino, che intende dare ufficialmente inizio all’azione di sensibilizzazione denominata «Spegniamo il rumore!», che in questa prima fase sarà gestita interamente dal Cantone.

© Dipartimento del territorio
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Come un «radar amico», ma misura i decibel

A Bellinzona sarà acceso e messo in funzione oggi, per la prima volta in Ticino, il «Rumorometro». Il dispositivo, posizionato inizialmente in Via Zorzi, funziona in modo analogo a un «radar amico»: anziché la velocità è in grado di rilevare il rumore emesso dal passaggio di ogni veicolo. Un display luminoso informerà i conducenti con i messaggi «Grazie!», oppure «Rumore!», in caso di superamento della soglia degli 83 dB. In linea con lo spirito di sensibilizzazione della campagna «Spegniamo il rumore!», non sono previste sanzioni per i conducenti troppo rumorosi, evidenzia il DT.

Uno strumento di analisi che potrà sbarcare in altri Comuni

Il «Rumorometro» è inoltre in grado di registrare i dati su tutti i passaggi: in fase di analisi, sarà così possibile accertare il livello sonoro, il numero e il tipo di veicoli (auto, moto, veicoli di trasporto) che provoca più rumore. Durante tutto il periodo di rilevamento, i dati raccolti saranno resi accessibili al pubblico, tramite la piattaforma OASI sul sito web del Cantone (www.ti.ch/oasi >rumore>rumorometro). A partire da settembre, i Comuni interessati potranno richiedere una installazione temporanea del dispositivo sul loro territorio.

Il Dipartimento del territorio considera il «Rumorometro» una misura complementare agli ingenti sforzi, già intrapresi o pianificati, per ridurre l’inquinamento acustico lungo la rete delle strade cantonali. Non va infatti dimenticato che è tuttora in corso e proseguirà anche nei prossimi anni la posa di asfalto fonoassorbente su circa 216 chilometri di strade cantonali di tutto il Cantone, coinclude il DT.