Sentiero delle Meraviglie, va all’asta un pezzo di storia

È un pezzo di storia del Malcantone, un reperto artistico e culturale e una delle principali attrazioni lungo il Sentiero delle Meraviglie. E a meno di colpi di scena, verrà venduto all’asta il prossimo 4 settembre a Palazzo di Giustizia a Lugano. Parliamo del Mulino di Vinera, un manufatto costruito all’inizio del secolo scorso ma restaurato completamente nel 1995 e perfettamente funzionante, di proprietà di un privato cittadino di Novaggio. Un pezzo di storia del territorio, dunque, che pare destinato ad avere un nuovo proprietario.
Il condizionale resta d’obbligo perché il manufatto era già comparso sul portale del Cantone dedicato alle aste quattro anni fa, a inizio 2021. Pochi giorni dopo, l’incanto era stato revocato. Ora, però, il mulino è tornato in vendita (forzata). L’Ufficio esecuzione ha fissato in 985 mila franchi il prezzo minimo di aggiudicazione.
Ma c’è un ma. La situazione del mulino (insieme al manufatto verrà venduto anche il terreno circostante), si legge nella perizia commissionata dall’Ufficio esecuzioni, è particolarmente «ingarbugliata». In base a una convenzione stipulata tra il proprietario e il municipio di Lema, tra i doveri vi è il mantenimento del mulino. Chi lo vorrà acquistare dovrà dunque farsene carico. A complicare le cose vi è il fatto che «nel corso degli anni (la licenza edilizia per la riattazione è stata concessa nel 1993, ndr) sono state apportate diverse modifiche all’edificio principale e alle costruzioni esterne con destinazione a carattere abitativo senza autorizzazione». Il Municipio «ha chiesto al proprietario a più riprese e senza successo la presentazione di una domanda di costruzione a posteriori; ne risulta che l’aggiudicatario d’asta dovrà subentrare agli obblighi dell’attuale proprietario e ad eventuali sanzioni pecuniarie o a ordini di demolizione che il Municipio riterrà opportuno emettere in caso di diniego della licenza edilizia». Insomma, è una situazione ingarbugliata e il perito consiglia «un’indagine approfondita presso l’Ufficio tecnico comunale».
Come detto, l’antico mulino a macina è un pezzo di storia malcantonese. Un vero e proprio monumento di interesse culturale e artistico. Viene dunque da chiedersi se il Municipio di Lema possa pensare di partecipare all’asta. Da noi contattato, il sindaco Andrea Pozzi ha spiegato che il Comune ad oggi non ha un progetto per il mulino, per il quale servirebbe comunque una richiesta di credito da sottoporre al Legislativo. E le cifre in ballo non sono basse. In ogni caso, l’Esecutivo ne parlerà. E non è neppure escluso che il proprietario, come già quattro anni fa, riesca a sistemare le pendenze e ottenere la revoca dell’asta.