Locarnese

Senza fuochi d'artificio Luci&Ombre si spegne

C'è chi mette in dubbio la sostenibilità dell'evento pirotecnico, ma il presidente dell'Ente regionale manifestazioni lo difende a spada tratta
Una volta l'anno tripudio di colori e fuochi d'artificio sul golfo di Locarno e Muralto che attira migliaia di spettatori. © CdT/Archivio
Mauro Giacometti
22.08.2022 06:00

«Senza fuochi d’artificio possiamo dire addio a Luci & Ombre». Non usa mezzi termini Marco Maggi, presidente dell’Ente per le iniziative del Locarnese, nel difendere la tre giorni di festa e spettacolo pirotecnico che d’estate è capace di attirare più di 50.000 persone sul Lungolago di Locarno e Muralto. E indirettamente Maggi risponde all’interrogazione di alcuni consiglieri comunali, Pier Mellini in testa, sull’utilità e la sostenibilità anche ambientale di una manifestazione rumorosa e, secondo il consigliere comunale della Sinistra Unita, inquinante come lo spettacolo pirotecnico organizzato dal 1999 sul golfo di Locarno e Muralto. «Stiamo valutando con la Pirotecnica di Ascona, azienda specializzata che opera in tutta la Svizzera e anche all’estero (Zurigo e Dubai gli spettacoli allestiti più recentemente in alcune importanti città) se alternare i fuochi d’artificio agli effetti speciali prodotti dai droni, diciamo per alleggerire un po’ le emissioni nell’atmosfera e i rumori. Ma non rinunceremo mai allo spettacolo pirotecnico, che a Locarno, lo ricordo, supera la mezz’ora - quindi è uno dei più importanti a livello svizzero ed europeo - ed è sempre apprezzatissimo», ci dice Maggi.

Cambiamenti climatici
Pier Mellini (Sinistra Unita) e cofirmatari interpellando Palazzo Marcacci, da parte loro evidenziano: «È fuori di dubbio che questa manifestazione porta alla nostra città un indotto non indifferente, tuttavia lo spettacolo pirotecnico, così come concepito fino ad ora, solleva alcune perplessità verso il rispetto dell’ambiente in considerazione degli evidenti cambiamenti climatici che hanno portato a temperature inusuali per il nostro clima e a periodi di grande siccità che portano danni incommensurabili alle attività agricole e, più in generale, alle diverse attività umane, per non parlare degli evidenti problemi fonici che turbano la fauna del territorio».

Impatto sull’ambiente
Pronta la replica di Andrea Colombo, co-titolare della Pirotecnica di Ascona. «Negli ultimi anni il materiale utilizzato per i fuochi d’artificio è migliorato enormemente dal punto di vista dell’impatto ambientare, abbiamo raggiunto il 40% in meno di inquinamento. L’odore di zolfo è praticamente sparito e anche le “bombe” esplosive sono oramai ricoperte di carta di riso. L’Ufficio federale dell’ambiente ha recentemente certificato l’impatto esiguo degli spettacoli pirotecnici sull’inquinamento del suolo e delle acque. Le circa 1.650 tonnellate di fuochi d’artificio sparate ogni anno in Svizzera incidono minimamente sulle immissioni di polveri fini che inquinano l’aria: siamo a circa il 2% del totale degli elementi nocivi emessi nell’atmosfera. E anche la rumorosità dei botti è decisamente diminuita negli ultimi dieci anni», sottolinea Colombo.

Giochi di luce
Con la Pirotecnica, l’Ente per le iniziative del Locarnese sta comunque valutando la possibilità di alternare allo spettacolo pirotecnico tout court anche agli effetti speciali (giochi di luce e colori con i laser) utilizzando i droni. «Realizzare tutti i fuochi artificiali con i droni costerebbe un’enormità. Abbiamo un budget limitato, coperto da Comuni, enti turistici regionali e locali, esercenti e sponsor privati, non possiamo arrivare al raddoppio. Valuteremo appunto se e come affiancare i fuochi d’artificio sul lago a evoluzioni e giochi di luci con i droni. Ma lo ribadisco: senza fuochi d’artificio «classici» questo tipo di manifestazione non avrebbe più senso e attrattività», ribadisce Marco Maggi.