Mendrisiotto

Senza piscina c’è chi si allena sotto le stelle

Il Centro chiede al Consiglio di Stato se, come e quando intende collaborare per la realizzazione di una vasca coperta regionale – A causa dell’inagibilità della struttura di Chiasso a Como c’è chi fa attività all’aperto
AChiasso uninverno senza pallone. ©CdT/Chiara Zocchetti
Red. Mendrisio
01.12.2022 19:00

Li hanno chiamati «allenamenti da brividi». A pochi chilometri da qui, nelle scorse ore hanno fatto discutere le foto di alcune società sportive di pallanuoto che si allenano in una piscina all’aperto, con una temperatura dell’aria di 7 grandi centigradi. Le foto sono state scattate a Como (e pubblicate da La Provincia di Como), ma le motivazioni sono anche elvetiche. La Como Nuoto normalmente utilizza la piscina di Chiasso, che questo inverno però è inagibile a causa delle note perdite di cloro e dei lavori in corso per eliminare le cause delle infiltrazioni.

Nel Mendrisiotto a questi disagi si sono sommati quelli della piscina di Canavée, alle prese con un problema all’impianto di aereazione. Problemi, questi, che sommati hanno fatto riemergere la necessità di una piscina coperta nel Distretto, dove la «carenza d’acqua» è evidente.

Sul tema nelle scorse ore si sono chinati anche i tre granconsiglieri de Il Centro Maurizio Agustoni, Giorgio Fonio e Luca Pagani con un’interrogazione al Consiglio di Stato. Per i tre si tratta di un ritorno sul tema, motivato dalle recenti sollecitazioni che il Comune di Mendrisio ha trasmesso al Cantone in merito al possibile inserimento di una piscina coperta nel progetto per il completo rinnovo del liceo cantonale di Mendrisio. «Dal nostro punto di vista riteniamo che il Cantone non possa sottrarsi dal contribuire alla realizzazione di spazi sportivi adeguati alle esigenze della regione – si legge nel testo –. Il totale rinnovamento del comparto scolastico di Mendrisio è un’occasione che non capiterà più nei prossimi decenni e non può quindi essere sprecata in tentennamenti». Per avvalorare la loro richiesta i deputati aggiungono: «Non si tratta di soddisfare unicamente delle esigenze scolastiche, ma di offrire spazi per i corsi per ogni fascia di età, di venire incontro alle società di nuoto, all’Accademia e alla SUPSI».

Al Consiglio di Stato si chiede se «conferma di essere disposto a collaborare per la realizzazione di una piscina regionale nel nuovo comparto scolastico» e, in quel caso, in che forma e con quali tempistiche.