Locarno

«Serrate i ranghi e siate uniti per mantenere le posizioni»

Il presidente cantonale Fiorenzo Dadò lancia la campagna del PPD cittadino - Obiettivo: mantenere i due seggi in Municipio - In lista assieme a Giuseppe Cotti il neo timoniere Alberto Akai, i consiglieri Angelini Piva e Scaffetta e tre esordienti della politica
Da sinistra Slimane Chikhi, Alberto Akai, Martina Giacometti, Giuseppe Cotti, Barbara Angelini Piva, Luca Jegen e Mattia Scaffetta ©TiPress/Francesca Agosta
Barbara Gianetti Lorenzetti
Barbara Gianetti Lorenzetti
21.01.2020 22:34

«Il nostro partito non sta vivendo un momento esaltante e oggi voi, come le sezioni degli altri centri del cantone, avete un’enorme responsabilità: quella di mantenere le posizioni. Vi chiedo dunque di serrare i ranghi e di restare uniti. Saremo al vostro fianco per aiutarvi a raggiungere l’obiettivo». Così questa sera il presidente cantonale del PPD, Fiorenzo Dadò, ha lanciato ufficialmente la campagna dei popolari democratici locarnesi, che – durante un’affollata assemblea – hanno ratificato le candidature nella lista denominata X Locarno, aperta anche agli indipendenti. In corsa per il Municipio non ci sarà, come anticipato dal Corriere, l’attuale vicesindaco Paolo Caroni, ora anche granconsigliere, al quale è andato un sentito ringraziamento e che ha tracciato un bilancio della sua attività dopo tre legislature nell’Esecutivo.

Volti conosciuti e volti nuovi

Degli attuali rappresentanti popolari democratici in Municipio, dunque, rimane in lizza unicamente Giuseppe Cotti (avvocato e segretario comunale di Brissago), il quale ha spiegato che la nuova lista «intende essere un laboratorio di idee e di proposte aperto a tutti e per tutti». Quanto alla sua decisione di candidarsi per un nuovo mandato, l’ha motivata con l’obiettivo di «consolidare i buoni risultati ottenuti in questi anni nei vari settori di mia competenza: scuola, cultura, sport e casa anziani». Accanto a lui vi saranno un paio di volti già noti nell’ambito della politica locarnese: la capogruppo in Consiglio comunale Barbara Angelini Piva (responsabile amministrativa di uno studio legale) e Mattia Scaffetta (titolare di una ditta di giardinaggio), anch’egli già membro del Legislativo. Ma il PPD nella sua corsa a palazzo Marcacci ha pure deciso di schierare tre esordienti della politica: il medico Slimane Chikhi, la giovane studentessa di diritto Martina Giacometti e il collaboratore scientifico della CORSI Luca Jegen.

Non mancano gli indipendenti

Con questa squadra e con la compagine in lizza per il Consiglio comunale (composta attualmente da 34 candidati, fra cui diversi indipendenti, e che si spera di poter portare a 40) i popolari democratici locarnesi, ha sottolineato Akai (nominato alla presidenza, subentrando ad Angelo Pelloni, dopo esser passato dalla vice presidenza e dalla presidenza ad interim), intendono perseguire una nuova linea, il cui obiettivo è mettere l’accento sul termine «popolare» che compone la denominazione del loro partito.

Ancora troppo separati

«Dobbiamo cercare – ha affermato il neo timoniere – di abbassare il più possibile la linea che purtroppo separa e divide i politici dalle persone comuni. Perché, prima di essere politici, anche noi siamo figli, padri e madri di famiglia, operai, lavoratori o datori di lavoro». Akai si è anche detto «onorato» di assumere la carica di presidente, «per la quale prometto massimo impegno e dedizione, come ho sempre fatto nei miei 20 anni di Consiglio comunale». In tale ambito ha ribadito l’auspicio per un riavvicinamento della politica ai problemi quotidiani delle persone. «La mia professione di esercente – ha detto – mi aiuta a ricordare giornalmente le difficoltà e le problematiche che i nostri concittadini riscontrano, difficoltà che molti vivono, io compreso. Il mio rapporto diretto con la gente mi dà modo di raccogliere spunti e opinioni, che poi cerco di portare a conoscenza della politica».

La visione di Paolo Caroni

Durante l’assemblea – presieduta da Tiziana Zaninelli – ha preso la parola anche il vicesindaco Caroni, il quale ha ricordato che «negli ultimi anni la percezione della città di Locarno è passata da Comune finanziariamente debole e litigioso a polo trainante della regione, finanziariamente stabile. Una città propositiva e piena di progettualità. La collaborazione, soprattutto tra PPD e PLR, ha portato i suoi frutti. Siamo precursori di quello che dovrà essere il futuro non solo a Locarno ma in tutto il Ticino (indipendentemente da quanto è successo alle ultime elezioni federali): un centrodestra unito e forte». Infine Caroni ha ricordato i progetti realizzati e quelli avviati: dalla revisione dei piani regolatori all’ecoquartiere con tecnopolo, dall’imminente potenziamento del trasporto pubblico all’inizio della progettazione del collegamento stradale A2-A13.