Servizio ambulanza, le missioni aumentano ancora

Il numero di interventi è in costante crescita mentre quello dei soccorritori professionisti che si diplomano annualmente non è sufficiente per garantire il ricambio. Il problema interessa i servizi di soccorso preospedaliero di tutta la Svizzera, Ticino compreso. Ed il Servizio ambulanza Locarnese e Valli (Salva) non fa eccezione. Per trovare una soluzione che possa aumentare il numero di professionisti del soccorso presenti sul territorio la Federazione Cantonale Ticinese Servizi Autoambulanze (FCTSA) e la Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche (SSSCI) hanno deciso di unire le forze proponendo un nuovo percorso formativo. In concreto, come illustrato nel messaggio sul preventivo 2024 del Salva che verrà discusso durante l’assemblea convocata il prossimo 7 novembre, la scorsa primavera la FCTSA ha pubblicato il concorso per l’assunzione di una decina di infermieri in cure generali interessati all’urgenza preospedaliera. Ne sono stati assunti 11 che hanno iniziato la formazione di due anni che li porterà ad ottenere il titolo di diplomato. Durante questi due anni, gli infermieri in cure generali sono impiegati contrattualmente con la FCTSA, ma vengono messi a disposizione dei servizi ambulanza che li impiegano, al di fuori del periodo di formazione, nei turni di lavoro.
Ricambio indispensabile
«Attualmente abbiamo con noi due infermieri in cure generali che stanno seguendo questo nuovo percorso formativo», spiega al CdT Gabriele Duca, direttore amministrativo del Salva. L’obiettivo, ribadisce Duca, è quello di garantire il ricambio dei soccorritori professionisti, anche in considerazione del fatto che lo «zoccolo duro» del Salva si sta avvicinando all’età di pensionamento. «Negli ultimi anni – aggiunge il nostro interlocutore – si è lavorato per riuscire a garantire la presenza di due soccorritori professionisti sulle ambulanze, affiancati da un soccorritore volontario (attualmente il Salva può contare su 41 unità, ndr.) o di un giovane in formazione (sono 7 quelli che l’hanno iniziata nelle scorse settimane, ndr.). Ma è chiaro che ciò è possibile solo se si dispone delle risorse umane necessarie». Per il 2024 il Salva prevede di incrementare ulteriormente il proprio organico concentrandosi in particolare sui soccorritori professionisti che passeranno da 29,8 a 31,34 unità a tempo pieno. Bisogna infatti far fronte, come accennato, alla costante crescita degli interventi delle ambulanze. «Nel 2022 erano stati 5.949, quest’anno a fine settembre abbiamo già raggiunto quota 4.546. Se la tendenza sarà confermata, a fine anno supereremo i 6.000 interventi», rileva a tal proposito il direttore amministrativo del Salva, il quale evidenzia come nei mesi di agosto e settembre si sia registrato il record assoluto degli ultimi anni.
Variazioni minime
Venendo alle cifre del preventivo 2024 annotiamo come non si scostino di molto da quelle di quest’anno. Con un totale di uscite correnti per poco più di 8,5 milioni e ricavi correnti di 5,9 milioni il fabbisogno da coprire da parte dei Comuni ammonta a 2,6 milioni. Ciò determina un costo pro capite di 37,01 franchi praticamente identico a quello previsto per quest’anno (37,07 franchi). Alla voce ricavi la parte preponderante, circa il 60% del totale, è da ricondurre alla fatturazione delle prestazioni fornite con gli interventi delle ambulanze. Per il 2024 si stima un introito di 5,28 milioni. A livello tariffale non sono previsti cambiamenti. Una nota positiva la si registra per quel che riguarda il numero di sostenitori del Salva, in crescita anno dopo anno. I contributi di privati, aziende e le donazioni raccolti nel 2022 hanno superato la cifra di 368.000 franchi. A preventivo è stata prudenzialmente inserita la cifra leggermente inferiore di 330.000 franchi.