Lo studio

«Servizio pubblico... ma non per tutti»

Squilibri mediatici: PS, UDC e Verdi avvantaggiati; Lega, PLR e Centro penalizzati; Avanti con Ticino&Lavoro, Più Donne, Partito Comunista, MPS, PVL e Helvetica inesistenti nella rappresentanza politica nei media
©Chiara Zocchetti
Red. Online
30.01.2025 13:41

Il monitoraggio delle presenze politiche nelle principali trasmissioni di RSI e Teleticino, condotto nel periodo tra il 1. settembre e il 31 dicembre 2024, ha evidenziato significative discrepanze tra la rappresentanza mediatica dei partiti e il loro peso elettorale.

Il rapporto elaborato su incarico di Avanti con Ticino&Lavoro analizza la distribuzione degli spazi nei format dichiaratamente politici e di approfondimento informativo delle due emittenti (156 ospiti per RSI e 204 per Teleticino), ponendo a confronto i dati con i risultati delle elezioni cantonali (Gran Consiglio 2023) e federali (Consiglio Nazionale 2023). Le risultanze mostrano che alcune formazioni politiche godono di una sovrarappresentazione, mentre altre appaiono sistematicamente sottorappresentate e altre ancora addirittura inesistenti.

Disparità nella rappresentanza: i dati principali

1. Sovrarappresentazione: Il Partito Socialista (PS) risulta il partito più avvantaggiato e rappresentato con oltre il 24% delle presenze su RSI e il 22% su Teleticino. Se paragonata al dato delle ultime elezioni cantonali e federali la sovrarappresentanza è di oltre 11 punti percentuali su RSI e attorno ai 10 punti su Teleticino. Anche l’UDC e i Verdi godono di una visibilità mediatica superiore alla loro effettiva forza elettorale.

2. Sottorappresentazione: La Lega dei Ticinesi risulta costantemente penalizzata, con una presenza inferiore di -6 punti percentuali rispetto ai risultati elettorali cantonali su RSI e di 4,2 su Teleticino. Anche il PLR e il Centro registrano una presenza mediaticamente inferiore al loro peso elettorale, sebbene in misura meno marcata.

3. Marginalizzazione e assenza dei partiti minori: Formazioni come Avanti con Ticino&Lavoro, Più Donne, Partito Comunista, MPS, PVL e Helvetica risultano quasi completamente assenti su RSI e scarsamente rappresentate su Teleticino, nonostante rappresentino oltre il 13% dell’elettorato cantonale.

Rispettare il mandato di servizio pubblico

Le emittenti concessionarie e finanziate con fondi pubblici sono tenute per legge a garantire un’informazione equilibrata e pluralista, come stabilito dalla Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) e dall’ordinanza relativa. La Concessione alla SSR impone di offrire un’informazione imparziale e rappresentativa del dibattito democratico, evitando distorsioni nella selezione degli ospiti.

Il monitoraggio evidenzia come le scelte editoriali attuali non rispettino pienamente questi principi. La sovrarappresentazione di alcune forze politiche e la sistematica esclusione di altre possono influenzare la percezione dell’opinione pubblica e alterare il pluralismo democratico.

Auspici per il futuro

Alla luce di queste evidenze, Avanti con Ticino&Lavoro chiede una maggiore attenzione alla distribuzione equilibrata degli spazi nei programmi di approfondimento politico. Il partito auspica inoltre l’implementazione di criteri più trasparenti e bilanciati nella selezione degli ospiti, in linea con i principi di equità sanciti dal mandato di servizio pubblico. Un monitoraggio continuativo e un confronto costruttivo tra media e rappresentanti politici potrebbero contribuire a garantire una rappresentanza più equa delle diverse forze politiche e a rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema mediatico e nel servizio pubblico in particolare.