Sessa, occhi puntati sulla miniera

Sessa - Si discute di oro stasera in Consiglio comunale a Sessa, che dovrà esprimersi sulla concessione di una fideiussione di 165 mila franchi a favore dell'Associazione Acqua Fregia per il finanziamento del progetto di valorizzazione della miniera d'oro La Costa. Incredibile vestigia del passato da decenni in stato di abbandono s'intende recuperarla non tanto per ricavarne il metallo prezioso (troppo caro da estrarre), quanto per scopi storici, culturali, didattici e turistici. Il sodalizio ha infatti ottenuto negli scorsi mesi le licenze di costruzione per attuare una serie di interventi nella rete di cunicoli e per la riattazione di un edificio da destinare a infocentro per l'accoglienza dei visitatori. Se il progetto di recupero e di valorizzazione andasse in porto il Comune del Malcantone vanterebbe un'attrazione turistica unica nel suo genere in Ticino.
«Il Cantone, che è proprietario del sottosuolo, ha dato il suo consenso al progetto e ora siamo in attesa di una conferma per la concessione di sussidi cantonali che dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno» ci fa sapere il presidente dell'Associazione Acqua Fregia Mario Zarri, spiegando che «finché non riceviamo una risposta in tal senso non possiamo avviare i lavori». Nel frattempo l'ente è alle prese con la raccolta fondi (l'operazione richiede un investimento totale stimato in 503 mila franchi): «Abbiamo spedito non so più quanti dossier informativi e bisogna dire che abbiamo suscitato interesse anche da oltre Gottardo. Di recente poi abbiamo pubblicato l'iniziativa sulla piattaforma online di crowdfunding www.progettiamo.ch».
