Il caso

Sesso ed IVA: paga chi gestisce il bordello

Prostituzione, all’ex Motel di Castione sono stati posti i sigilli in quanto la società anonima che se ne occupava non ha versato il recupero d’imposta milionario a favore dell’Amministrazione federale delle contribuzioni - Una sentenza ha stabilito che è la SA ad offrire le prestazioni erotiche: le prostitute fanno parte dell’azienda
Artiste, foto d’archivio. © CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
25.01.2022 06:00

«L’amministratore unico è in vacanza all’estero. Rientrerà fra un paio di settimane. Non si è certo dato alla macchia». Non aggiunge altro il patrocinatore della società che gestisce il postribolo Casa Yasmine a Castione, l’ex Motel per intenderci, chiuso da venerdì pomeriggio dopo la posa dei sigilli da parte dell’Ufficio esecuzione e fallimenti. Alcune ragazze hanno trovato una nuova sistemazione nei bordelli ticinesi (come trapela dai siti d’incontri), altre hanno fatto rientro nel Paese d’origine. Mentre sui blog i fedelissimi del locale si rammaricano per l’improvvisa cessazione dell’attività. Sarà solo temporanea? Ieri è stato impossibile interpellare i proprietari del complesso per conoscere le loro intenzioni.

Quel verdetto che fa scuola

Il cartello con la scritta a mano «Chiuso» poco prima del cancello (lucchettato) è stato piazzato subito dopo l’intervento del competente ufficio cantonale. È ben visibile transitando dalla strada cantonale per Claro, ma ha comunque colto alla sprovvista alcuni avventori che si chiedevano come mai il primo postribolo in regola del Sopraceneri non fosse accessibile. Stavolta la pandemia non ha colpe. Le tapparelle delle trentadue camere (meno della metà erano occupate) e del bar si sono abbassate a causa del mancato recupero d’imposta a favore dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) per il periodo 1. luglio 2010-31 dicembre 2015 (cfr. il CdT di sabato). Franco più franco meno si tratta di circa un milione; il legale della società anonima non ha voluto entrare nel merito della vertenza. E qui arriviamo al nocciolo della questione, che era stata oggetto di una sentenza del Tribunale amministrativo federale dello scorso 31 marzo. Un verdetto riguardante proprio il gestore dell’ex Motel di Castione (il cui ricorso era stato respinto, tranne per un importo caduto in prescrizione), che ha messo nero su bianco alcuni punti relativi all’attribuzione delle prestazioni.

Le due tesi

I giudici di San Gallo non hanno riconosciuto il «carattere indipendente delle professioniste» ai sensi dell’IVA, ma le hanno considerate come «parte integrante della struttura messa in atto» dalla SA, «di cui quest’ultima appare quale fornitrice delle prestazioni erotiche verso l’esterno». In parole povere: la società che gestisce Casa Yasmine non è una semplice intermediaria fra le meretrici e i clienti, ma le prime fanno parte «della sua impresa». Per l’AFC è alla SA che devono essere attribuite le cifre d’affari relative alle prestazioni sessuali erogate dalle prostitute. Non alle artiste, come invece aveva obiettato la controparte secondo la quale le professioniste agiscono a titolo indipendente quali «prestatrici di servizi».

La percezione dei clienti

Secondo lo stesso TAF ed il Tribunale federale «il criterio decisivo per determinare se un’attività viene esercitata a titolo indipendente, rispettivamente per analizzare il modo di agire nei confronti di terzi, è il modo in cui l’offerta al pubblico viene oggettivamente percepita da una persona terza neutrale». Per il tribunale dal sito Internet del bordello emerge che «fin dall’inizio della sua attività imprenditoriale lo scopo della società non era quello di gestire un semplice locale d’incontri con messa a disposizione delle camere» alle ragazze, bensì di «creare un’impresa nella quale viene svolta l’attività di prostituzione». Ergo: verso l’opinione pubblica è la SA ad offrire i servizi osé e quindi ad apparire come la fornitrice di tali prestazioni e, di conseguenza, è la società a dover passare alla cassa per il recupero d’imposta. Ciò che la SA a capo dell’ex Motel non ha fatto.

«Ufficiale» dal 2017

L’esercizio della prostituzione a Casa Yasmine è regolato dal 2010 dalla convenzione d’autorizzazione sottoscritta con il Comune di Arbedo-Castione. Un accordo che è sempre stato rinnovato di anno in anno. Nella primavera 2017, poi, la svolta: l’ex Motel diventa il primo postribolo ufficiale del Sopraceneri dopo il rilascio della licenza edilizia da parte del Municipio per il cambiamento di destinazione da snack bar con camere (32, ognuna con un letto doppio) a bordello e spazio riservato per incontri tra adulti. In precedenza il Tribunale amministrativo cantonale aveva accolto il ricorso della società di gestione.