Mendrisiotto

Sfitto in calo dopo anni: «Ma non parliamo di trend»

Quello più a sud ancora il distretto con la percentuale maggiore di case vuote, con cifre più che doppie rispetto alla media cantonale – Inumeri sono però in diminuzione per la prima volta dal 2015 – Arrigoni: «Calo che fa ben sperare» – Padlina: «Il problema strutturale rimane»
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
19.10.2024 06:00

Il calo è lieve, dal 4,98 al 4,47%, ma per il Mendrisiotto è più che simbolico, perché il distretto non ricopre solo la maglia nera cantonale per quanto riguarda le abitazioni vuote, ma lo scorso anno era stato l’unico a vedere i propri numeri aumentare, quindi a non riflettere la tendenza al ribasso a livello ticinese.

Ma oggi non è più così, le cifre aggiornate al primo giugno 2024 diffuse dall’Ufficio federale di statistica indicano infatti una diminuzione (anche) per il distretto più meridionale del cantone. Una flessione minima ma importante, soprattutto per le autorità e in particolare quelle del Comune più toccato dal problema: «Questo calo fa ben sperare – esordisce il sindaco chiassese Bruno Arrigoni –, ci auguriamo che crei una dinamica positiva».

La cittadina di confine è per così dire l’ultima della classe, sia distrettuale, sia cantonale. Lì la percentuale di case vuote è arrivata a raggiungere, un anno fa, l’11,76%, con 655 abitazioni sfitte. Oggi però il dato è calato di quasi due punti percentuali, tornando sotto il 10%, per la precisione al 9,94% e le case vuote sono circa 100 in meno di metà 2023 (e metà anno erano 556).

Il Municipio da anni guarda con attenzione (e preoccupazione) al tema dello sfitto, pur consapevole che la situazione immobiliare di una regione non è facilmente controllabile dalle amministrazioni comunali, è anche in parte frutto del retaggio del passato e il risultato di valutazioni errate (o non precise) dei promotori immobiliari. Dal proprio osservatorio può però ipotizzare cosa ci sia dietro questo cambio di tendenza: «Tra i probabili motivi principali di questa inversione vedo dapprima il ruolo delle ristrutturazioni. A Chiasso ci sono molti palazzi con appartamenti edificati negli anni ’60 e 70’ a cui, nel recente passato diversi imprenditori hanno messo mano, mettendo sul mercato abitazioni più moderne e in linea con le necessità attuali – spiega il sindaco –. Secondariamente vedo un possibile legame con il mercato del lavoro e l’arrivo in zona di aziende attive nel terziario, è possibile che parte dei lavoratori abbia deciso di trasferirsi e vivere qui. Negli ultimi anni abbiamo anche notato l’arrivo a Chiasso di un buon numero di persone anziane che prima vivevano nei paesi limitrofi in case più grandi, e che poi per comodità hanno scelto la cittadina».

Come un paese vuoto

Accantoniamo la situazione emblematica di Chiasso per riallargare lo sguardo al Mendrisiotto, dove l’aumento dello sfitto era in corso da un decennio e aveva portato i numeri a livelli allarmanti. Nel 2015 le abitazioni sfitte erano pari all’1,36% (380 unità), poi solo aumenti fino allo scorso anno quando erano state rilevate 1.549 abitazioni vuote (pari al 4,98%). A metà 2024 erano 1.397, il 4,47%, come scritto. Considerando che l’occupazione media di un appartamento è di circa due persone, traducendo i numeri in parole parliamo di un paese disabitato, un po’ come se Riva San Vitale fosse un paese fantasma, per intenderci.

La situazione, malgrado il calo registrato, è tutt’altro che in fase di risoluzione, spiega da noi interpellato il vicepresidente della CATEF, l’associazione ticinese dei proprietari immobiliari, Gianluca Padlina: «Credo sia presto per affermare che ci sia un cambiamento di tendenza in atto, per farlo occorrono differenze più nette e continuità negli anni. Nel Mendrisiotto c’è sempre un problema strutturale». Un disallineamento esasperato tra domanda e offerta, riassumiamo. Il nostro interlocutore prova comunque a spiegare le ragioni della diminuzione recente: «Il traffico può avere un ruolo, visto che rende meno attrattivo il Luganese, può essere che i problemi altrui in questo caso giovino al Mendrisiotto. Ma anche l’arrivo di nuove aziende può aver portato residenti nella regione; non da ultimo il nuovo accordo sui frontalieri può rendere il Mendrisiotto più interessante come luogo di vita».

Radiografie dei Comuni

Nel Mendrisiotto le abitazioni sfitte sono il 4,47%. Nel dettaglio a Balerna lo sfitto raggiunge il 4,72%, a Breggia l’1,08% (in aumento), a Castel San Pietro lo 0,93% (in aumento), a Chiasso il 9,94%, a Coldrerio il 2,61%, a Mendrisio il 3,13%, a Morbio Inferiore il 4,78%, a Novazzano il 2,42%, a Riva San Vitale il 2,20%, a Stabio il 2,89% e a Vacallo il 6,24% (in aumento). A Brusino, località del Luganese, l’1,93% (in aumento). 

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