Si allontana l’incastro giusto, si complica il trasloco del Tennis

Tutti - Città, Croce Verde e Tennis Club Lugano 1903 - avevano deciso di agire di concerto. Per permettere alla Croce Verde di ampliare la sua sede a Pregassona e al Tennis Club, che le avrebbe lasciato il posto, di avere una struttura più moderna nel prato un po’ più a Nord, in faccia al beach volley. E invece… e invece tutto è ancora fermo. Perché nel frattempo la Croce Verde si è allargata (su se stessa) «e per dieci anni siamo a posto», indica il suo direttore Filippo Tami. Mentre la domanda di costruzione preliminare per la nuova struttura del Tennis Club è ferma. Non soltanto a causa di due opposizioni inoltrate da altrettanti privati. Ma anche e soprattutto perché il progetto è al vaglio dell’Ufficio dei corsi d’acqua del Dipartimento del territorio (DT) che sta valutando la bontà dell’iniziativa in relazione al nuovo parco fluviale che sorgerà proprio in quell’area, rinaturando tra l’altro il riale Ligaino.
«È davvero un incastro complesso», annota Luca Righetti, presidente del Tennis Club 1903. «Lo scopo della domanda di costruzione preliminare concordata con la Città era proprio quello di sondare il terreno e capire quali potevano essere i margini di manovra. Ma se le opposizioni dei privati in qualche modo ce le aspettavamo - entrambe chiedono due perizie, una fonica, l’altra sull’illuminazione - questa attesa un po’ si fa sentire, anche perché noi continuiamo a essere in una struttura vecchia per la quale non investiamo mai ma spendiamo in interventi di manutenzione». Tutto questo, quando il Tennis Club avrebbe già una licenza edilizia per un miglioramento della sua struttura esattamente dov’è oggi.
L’impressione è che prima di esprimersi il DT voglia capirne di più, coinvolgendo anche il Consorzio Valle del Cassarate che della riqualificazione dell’area fluviale, che si estende dal Ponte di Valle sino alla zona d’entrata del P+R dello stadio di Cornaredo, è il committente. «Dall’inoltro della loro domanda di costruzione preliminare a oggi - fa sapere il suo direttore, Massimiano Soldati - non abbiamo saputo più nulla, quindi immagino che sia effettivamente tutto fermo». Anche se… anche se il direttore del Consorzio sottolinea come non sia proprio una sorpresa il coinvolgimento dell’Ufficio dei corsi d’acqua del DT nella procedura per il nuovo progetto del Tennis Club. Anche perché lo stesso ufficio si sta occupando proprio della riqualificazione del fiume Cassarate, che nella zona del Nuovo Quartiere di Cornaredo prevede una nuova Piazza sul fiume, per la quale esiste già la licenza edilizia e un credito di realizzazione da 3,8 milioni di franchi approvato dal Consiglio comunale di Lugano nel novembre 2023.
In tutto questo i lavori per la Piazza sul fiume non sono ancora iniziati, anche se inizialmente si parlava del giugno 2025. «In effetti, siamo fermi», ammette Soldati. «Ma l’estate non è proprio la stagione migliore per far partire i cantieri».