Si delineano gli scenari delle scuole al Burio

Un nuovo blocco dedicato a mensa e cucina e una sezione provvisoria per la scuola dell’infanzia. Aggiustando nel contempo il progetto di risanamento completo dell’istituto scolastico al Burio. Sono i punti principali che il Municipio di Gordola ha messo nero su bianco nel messaggio riguardante quella che può essere considerata la prima tappa del massiccio intervento necessario alle scuole comunali. Un messaggio che contiene una richiesta di credito di 3,8 milioni di franchi circa, come anticipato dal CdT il 20 aprile scorso, per sistemare la vecchia palestra (con i suoi spogliatoi), la quale mostra ormai l’inesorabile scorrere del tempo. Lavori non più procrastinabili, pena continuare a mettere dei costosi cerotti che non permetterebbero comunque al «malato» di guarire.
Lavori, benestare del Consiglio comunale permettendo, che si volevano eseguire durante la prossima estate, ma che realisticamente – l’emergenza sanitaria in atto ha rallentato un po’ l’iter – si terranno durante la stagione calda del 2021.
Costi e benefici
Dell’ammodernamento delle sede al Burio si discute da diversi anni. Nel 2018 era stato ritirato un messaggio per il risanamento completo dell’istituto scolastico, anche a seguito dei dubbi (non da ultimo legati ai costi, circa 16,3 milioni in totale) scaturiti durante le discussioni tra i gruppi politici e all’interno dello stesso Municipio. Confermata comunque, dopo attenta analisi, la bontà della scelta di ristrutturare, prediligendola rispetto a una costruzione ex novo. L’intenzione ora è però quella di procedere, come accennato, a tappe. Questo in realtà arrischia di far ulteriormente crescere la spesa. È vero. Ma comporta anche notevoli vantaggi, come ci spiega il municipale Giorgio Carrara, a capo del Dicastero educazione. «Il precedente progetto, risalente al 2015, prevedeva un lungo intervento. Quattro anni di cantiere, durante i quali la scuola sarebbe rimasta aperta». E la convivenza, seppur con tutti gli accorgimenti del caso, non sarebbe stata facile e indolore.
«Mentre ora pensiamo di proporre ogni tappa durante l’estate, quando la scuola è ferma, in modo che cantiere e lezioni non si disturbino a vicenda. E se si sforasse fino a settembre o ottobre, si tratterebbe di interventi di rifinitura poco ‘invasivi’», continua il nostro interlocutore. Agendo a tappe si potranno inoltre spalmare gli investimenti nel tempo. Nel messaggio si sottolinea poi che i costi potrebbero salire a seguito della necessità di adattare il progetto del 2015 alle nuove normative e di risolvere le criticità riscontrate. «In contrapposizione vi saranno una maggior sicurezza del complesso, un preventivo più preciso dato dalle varie analisi effettuate, un’ottimizzazione degli spazi e degli accessi a tutto vantaggio della fruibilità della struttura».
Allievi in crescita
Nella programmazione delle prossime tappe, l’Esecutivo ha dovuto anche considerare la necessità di aggiungere una nuova sezione della scuola dell’infanzia, vista le crescita degli allievi. Attualmente sono 5: 3 nella sede ai Campisci e 2 in quella al Burio. Proprio nella seconda sede, dunque, si intende creare la sesta sezione, provvisoria, nei locali attualmente occupati dalla mensa e dalla cucina. Strutture, queste ultime, che non rispondono più alle normative attuali.
Così per la refezione si creerà uno nuovo blocco, mentre gli spazi liberati potranno essere occupati dalla nuova sezione dell’asilo. I messaggi per queste opere sono attesi entro l’estate e i lavori potrebbe svolgersi nell’estate del 2021, assieme a quelli della palestra. Mentre le successive tappe di risanamento dell’intero istituto al Burio, ancora da affinare, si possono prevedere tra il 2022 e il 2026.
«Durante l’anno scolastico 2020/2021 le classi delle elementari passeranno da 9 a 10», spiega ancora Carrara. E tra qualche anno i bambini dell’asilo cambieranno a loro volta ordine di scuola. Facile dunque capire perché si parla di sesta sezione dell’infanzia provvisoria.
«Per riservarsi la possibilità di ampliare la scuola dell’infanzia ai Campisci, già ventilata nel progetto del 2015, il Municipio ha deciso di istituire una Zona di pianificazione in quest’area», conclude Giorgio Carrara.