Sonvico

Si ragiona sul futuro dell’edificio «ar Laghett»

La struttura si trova di fianco al vecchio bacino dell’Azienda elettrica di Massagno, recentemente colmato - Dalla Commissione di quartiere c’è la proposta di farne una casa per le associazioni e un’area feste, ma la proprietà intende rilanciare con un progetto a tema energetico di valenza pubblica
©Chiara Zocchetti
Federico Storni
07.09.2022 06:00

È da quando lo scorso anno l’azienda elettrica di Massagno (AEM) ha smantellato il bacino idroelettrico di Sonvico (reso superfluo dal collegamento con la centrale sul Piano della Stampa) che Danilo Castelli immagina un nuovo uso degli spazi e dell’edificio di circa 370 metri quadrati. «Non mi ero mai accorto del suo potenziale: ha un panorama stupendo ed è facile da raggiungere dal nucleo - dice. - Così ho buttato lì l’idea di farne una casa delle associazioni». Ma cosa ne pensano AEM, proprietaria della struttura, e Città, che nel caso dovrà decidere se finanziare l’operazione?

La scoperta

L’edificio è stato per certi versi riscoperto a causa del cantiere per le nuove scuole di Cadro. Per coincidenza temporale la dismissione del bacino ne richiedeva la colmatura, e poco più giù c’era del materiale scavato da stoccare. In parte - invece che alla discarica di inerti di Monteggio - è finito proprio a Sonvico, in una sinergia di cui hanno beneficiato sia AEM (per la colmatura) sia la Città (costi di smaltimento più contenuti). È in quest’ambito che Castelli ha imparato a conoscere l’area e a vederne le potenzialità. Proponendo quindi all’AEM di tramutare la struttura in una casa delle associazioni locali. Inoltre gli spazi esterni permetterebbero ad esempio di ospitare il carnevale, che adesso si tiene nella piazza di Dino con qualche problema di convivenza con chi abita nei paraggi a causa di schiamazzi e disordine.

Lo scorso inverno, la struttura è stata visitata anche dalla capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi «La posizione è incantevole. - Siamo a conoscenza della possibilità interessante e una volta che avremo qualche informazione in più sui desiderata potremo aprire la discussione con la Commissione di Quartiere e AEM».

Proposta d’incontro

E veniamo ad AEM, perché le discussioni erano avvenute principalmente con l’ex direttore Paolo Rossi, a cui nel frattempo è subentrato Rolf Endriss. Che per il futuro della struttura ha altre idee, che intende condividere con la comunità in un incontro da organizzarsi entro fine anno. «Non chiudiamo le porte, ma pensiamo a una forma d’uso un po’ diversa, con contenuti comunque di valenza pubblica ma legati all’ambito energetico». Svelare ora i contenuti esatti, afferma, è prematuro: «Vogliamo parlarne prima con quelli di Sonvico».

Il vecchio campo

Un po’ più su, non troppo distante dal bacino idroelettrico, c’è il vecchio campo da calcio «alle Bozze». Un’altra area di cui si deve decidere il futuro. La Commissione proponeva di inserirvi un’area di svago composta di parco giochi, pump track, parete di roccia per arrampicata e calcetto, ma non è detto che tutto ciò si farà. Se, come paventato, il centro d’allenamento del FC Lugano si farà al campo Ganon sempre a Sonvico (vedi suggeriti), il progetto per il campo «alle Bozze» potrebbe dover essere rivisto.

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