Si schiantò col TIR: l'ora dei conti

Bissone, decreto d'accusa per il camionista protagonista dello spettacolare incidente in autostrada del giugno 2013.
(foto archivio Rescue Media)
Red. Online
04.03.2015 05:36

LUGANO - Era stato protagonista dello spettacolare incidente del giugno 2013 sull'A2 a Bissone, che pur non provocando feriti aveva creato un maxi-ingorgo e caos viario in tutto il Luganese. Ora la giustizia ha presentato il conto al camionista rumeno che mentre guidava in direzione sud aveva perso il controllo dell'autoarticolato, sfondando il guardrail, invadendo la carreggiata opposta e bloccando il traffico in entrambe le direzioni. Una grave violazione delle norme della circolazione stradale che gli è costata un decreto d'accusa, con una pena pecuniaria di 1.500 franchi sospesa per due anni e una multa di 500 franchi, commutabile in 5 giorni di detenzione in caso di mancato pagamento. Un'opzione, quest'ultima, alquanto improbabile, visto che l'uomo, un 56.enne che al momento dei fatti risultava residente in Romania, si è nel frattempo reso irreperibile. Vista l'impossibilità di raggiungerlo, il Ministero pubblico ha reso noto il decreto (che risale al novembre 2014) sul Foglio ufficiale.Quel giorno, il 14 giugno, l'autista stava viaggiando in direzione sud quando ha perso il controllo del tir, che ha sbandato andando a colpire prima il guardrail di destra con la fiancata, per poi sfondare quello di sinistra e invadere con la motrice la carreggiata opposta, «cagionando un serio pericolo per l'incolumità di diversi utenti che nel medesimo istante transitavano lungo entrambe le carreggiate» scrive il Ministero pubblico. Fortunatamente, infatti, in quel momento non c'erano altri veicoli nelle vicinanze, solo un'auto che ha urtato i detriti sulla carreggiata ed è rimasta danneggiata.I danni e i disagi sono però stati ingenti. Sono dovuti intervenire anche i pompieri, sia via terra sia via lago, per evitare il pericolo di inquinamento provocato dalla fuoriuscita di centinaia di litri di carburante dal serbatoio rotto. In parte sono finiti anche nel lago. Ma il vero problema è stato il maxi-ingorgo che si è creato in poco tempo, visto che l'incidente è avvenuto nel pomeriggio. Si sono formate code chilometriche, con ripercussioni anche sulle altre strade della regione.

In questo articolo: