Silenzioso, ecologico e rivoluzionario

(Aggiornato alle 18) Mentre i cittadini preparano la penna per votare, il prossimo 13 giugno, la Legge sulla CO2, e con lei l’introduzione di una tassa sui biglietti aerei, il mondo dell’aviazione muove anch’esso i primi passi a favore dell’ambiente. Capofila di questa rivoluzione, in Svizzera, è lo scalo di Agno, dove proprio domani prenderanno il via le lezioni di volo con il primo aereo elettrico a ricevere la certificazione dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) e dell’Ente europeo per la sicurezza aerea (EASA).
L’aereo elettrico, il Velis Electro prodotto e progettato da Pipistrel, è stato presentato oggi alla presenza dei sindaci di Lugano Marco Borradori e di Vernate Giovanni Cossi, dei dirigenti dello scalo e della scuola di volo Avilù. Il monomotore a due posti sarà utilizzato principalmente per la formazione dei piloti e per il noleggio.
Una silenziosa rivoluzione
L’innovazione, come ha spiegato Davide Pedrioli, che ha da poco assunto le redini di Lugano Airport, sta «nel raggiungimento di una nuova frontiera tecnologica: la propulsione elettrica. Questo permetterà voli a ‘‘impatto zero’’ a livello energetico. Un obiettivo che potrà essere completato con la posa di un impianto fotovoltaico». L’auspicio del direttore operativo è che presto altri velivoli di questo tipo seguano l’arrivo del biposto ad Agno.
«Facendo la scelta di un aereo elettrico la direzione dimostra particolare attenzione all’ambiente e di voler stare al passo con il progresso tecnologico», ha commentato Emilio Bianchi, già presidente del Consiglio di amministrazione di Lugano Airport, aggiungendo che «la svolta è accompagnata anche da un grande ritorno del desiderio di imparare a volare, forse legato al bisogno di evasione che sta caratterizzando il momento storico che viviamo con la pandemia». La scuola di volo ha infatti conosciuto un’importante crescita delle iscrizioni ai moduli di formazione per piloti.
Con le sue due batterie, una posta nel muso e una sul retro, il Velis Electro è inoltre particolarmente silenzioso: il livello di rumore - o di musica, come l’ha definita il responsabile di Avilù Marc Roth - che produce, è di 60 dBA (paragonabile all’intensità sonora delle conversazioni in un ufficio rumoroso, ndr.). «L’unico suono udibile quando l’aereo è acceso - ha spiegato il direttore della scuola di volo - è dovuto al movimento dell’elica. In volo, poi, non si sente neppure quella», garantisce. Una caratteristica che rende il biposto particolarmente adatto ai voli d’addestramento nelle aree urbane.
Una svolta apprezzata
L’iniziativa di dotarsi di un velivolo elettrico, dimostrando di avere un occhio di riguardo per l’ambiente, è apprezzata anche dalle autorità cittadine: «L’aeroporto di Lugano non include solo voli di linea, ma anche una rinomata scuola di volo. E fa piacere notare che Avilù sia all’avanguardia nel settore energetico», ha osservato il sindaco Marco Borradori. «Molti progressi possono ancora essere fatti in questo campo e dovremo presto abituarci ad aerei elettrici anche più grandi». In fase di certificazione, in effetti, esiste già un aereo elettrico da 4 posti e in costruzione ve n’è uno da 19.
Qualche dato tecnico
Come una qualunque macchina elettrica, dunque, il biposto, che ha un’apertura alare di poco superiore ai 10 metri, si attacca alla presa della corrente; la tensione necessaria è di 380 volt. La ricarica dal 30 al 100% richiede all’incirca 2 ore di tempo. Una volta «fatto il pieno», l’autonomia, progettata proprio per coprire l'utilizzo tipico di una scuola di volo su tratte locali, è di 50 minuti, a cui se ne aggiungono circa 30 di riserva. Tempi, questi, che ad Avilù permettono di sorvolare un’area che comprende Ticino e Nord Italia.
Il sistema di comandi del Velis Electro risulta anche più semplice di quello presente su un comune aereo a motore. Un’altra differenza risiede nella procedura di avvio: il biposto elettrico è alimentato da quattro interruttori e non richiede alcun tempo di riscaldamento prima del decollo.
Parlando di costi, invece? Il valore è paragonabile a quello di un vettura di lusso, ma non costa più di un qualunque aereo a motore delle medesime dimensioni. I costi di manutenzione sono però notevolmente più bassi, a partire da quelli di alimentazione.