Sindaci che vanno, sindaci che restano

BELLINZONA - Archiviate le elezioni cantonali, si guarda già alle comunali del 5 aprile 2020 sulla scia dell’annuncio del ritiro, appunto tra dodici mesi, del vicesindaco PLR di Bellinzona Andrea Bersani e del sindaco PPD di Faido Roland David. Dopo 16 anni non sarà più in lista nemmeno il sindaco di Lumino Curzio De Gottardi. «Mi sembra giusto lasciare spazio a nuove forze» ci dice il 48.enne dirigente di BancaStato. Il suo addio apre naturalmente la corsa alla successione. I liberali radicali (rappresentati nell’Esecutivo anche da Gian Paolo Pronzini) dovranno difendersi dal prevedibile tentativo del PPD di acciuffare il seggio che più conta. Nella periferia bellinzonese non aggregata, sarà della partita il sindaco PLR di Cadenazzo (e neogranconsigliere) Marco Bertoli. Avvocato, ex procuratore pubblico dal 1997 al 2001, è sindaco dal 2016 quando era subentrato al collega di partito Flavio Petraglio che non aveva sollecitato un ulteriore mandato. Deve ancora pensarci, invece, la sindaca di Sant’Antonino Simona Zinniker (PLR): «È un po’ prematuro darle una risposta». Classe 1964, è in Municipio dal 2000 e dal 2015 occupa il seggio più prestigioso a seguito dell’elezione in Governo di Christian Vitta. Chi non ha bisogno di riflettere un attimo è il sindaco liberale radicale di Arbedo-Castione Luigi Decarli. «Mi ripresenterò sicuramente perché il lavoro da fare è ancora molto», taglia corto il 58.enne, sindaco dal 2008 e nell’Esecutivo dal 1992. Tornando per un attimo in Città, come abbiamo riferito ieri il sindaco socialista Mario Branda ci sarà così come probabilmente quattro suoi colleghi di Municipio (Christian Paglia, Simone Gianini, Giorgio Soldini e Mauro Minotti), mentre Roberto Malacrida non ha ancora sciolto le riserve.
Pedrini (Airolo) è più no che sì
Passiamo ora alle Tre Valli. A Biasca quasi certamente sarà ancora della partita Loris Galbusera, in Municipio dal 2008 per il PLR e sindaco dal 2016: «Essendo solo alla prima legislatura come sindaco penso di ricandidarmi, ma tutto dipende da cosa succederà nei prossimi mesi». Partita invece più che mai aperta a Riviera dopo l’elezione in Consiglio di Stato del primo sindaco del nuovo Comune aggregato Raffaele De Rosa (PPD): prima di pensare al 2020, occorre dedicarsi alla successione immediata. Il vicesindaco PLR Alberto Pellanda ha già dato la propria disponibilità. Ora bisogna vedere cosa intendono fare i popolari democratici. In alta Leventina potrebbe non più essere in corsa il sindaco di Airolo Franco Pedrini (PPD): «Probabilmente non mi ricandiderò ma aspettiamo un attimo, bisogna ancora fare delle riflessioni». È «di principio» disponibile a ricandidarsi Davide Gendotti, sindaco PLR di Prato Leventina da tre anni e in Municipio da otto. «Sarà comunque una decisione che prenderò dopo averne discusso con il partito e con i miei colleghi di Esecutivo», rileva il 37.enne, uno dei timonieri più giovani della nostra regione. «Al momento è prematuro esprimersi, tuttavia se ci fosse un giovane volenteroso che si mette a disposizione potrei anche decidere di lasciargli il posto. Il fatto è che molti sono via, per motivi di studio o professionali», puntualizza da parte sua il sindaco di Bedretto Ignazio Leonardi, in carica dal 2016. In precedenza era segretario comunale. Il lavoro non mancava prima e non manca ora. «Essendo un piccolo villaggio di progetti importanti non ce ne sono tanti, tuttavia in qualità di municipali abbiamo soprattutto la responsabilità di prenderci cura del territorio», spiega il 52.enne. Intanto Mauro Fransioli (classe 1961), finora vice, è stato eletto, in modo tacito, nuovo sindaco di Dalpe: subentra al dimissionario Marzio Eusebio, il quale ha lasciato prima di Natale dopo 27 anni.
A Bodio via Costi dopo 24 anni
Già detto di Faido, passiamo alla bassa Leventina. In Municipio dal 2008 e dal 2016 sindaco di Bodio per il PPD, con ogni probabilità Stefano Imelli si ripresenterà: «La volontà c’è». Sempre a Bodio ha invece deciso di smettere l’ex sindaco e oggi vice Marco Costi. «Dopo così tanti anni credo sia ora di lasciare», afferma, aggiungendo che gli piacerebbe comunque continuare a lavorare sui temi che gli stanno a cuore in seno all’Ente regionale di sviluppo dove è già attivo. Eletto per la prima volta nel 1996, Costi è stato sindaco PPD dal 2000 al 2016. A Giornico «una decisione ufficiale ancora non c’è, ma continuare mi sembra una conseguenza logica visto che sono sindaco solo da poco più di un anno», osserva Giovanni Bardelli. In Municipio dal 1996 e sindaco di Personico dal 2016, per il momento non si esprime il popolare democratico Emilio Cristina. Molto dipenderà anche da altri fattori. In bassa Leventina, infatti, è in corso un progetto aggregativo che apre l’ipotesi, invero piuttosto remota, di una legislatura lunga, fino al 2021, quando potrebbe nascere il nuovo Comune. Ma tutto resta da stabilire nei prossimi mesi.
Infine la valle di Blenio. Claudia Boschetti Straub, sindaca leghista di Blenio dal 2016, dice: «In linea di massima ci sarò, non mi sembra corretto dare per certa la mia presenza perché non ne abbiamo ancora discusso internamente». «Ne parleremo in autunno, per ora non abbiamo affrontato il discorso», rileva da parte sua Luca Bianchetti, sindaco PLR di Serravalle dal 2012. Prima della fusione era stato vice a Malvaglia. Ha invece già deciso Odis Barbara De Leoni, alla prima legislatura come sindaco liberale radicale di Acquarossa: tra un anno sarà in lista.