Chiasso

Sinistra e Verdi ancora uniti, ma che scintille per la lista

L’assemblea sezionale ha ratificato i candidati dell’alleanza progressista alle prossime comunali – Per il Municipio in corsa l’uscente Davide Dosi oltre a Francesca Bernasconi Bedulli, Antonia Boschetti, Luciano Graneroli e Otto Stephani – La consigliera comunale dimissionaria Denise Maranesi si autocandida, poi rinuncia
1 © Ti-Press/Francesca Agosta
Nico Nonella
16.01.2024 20:40

Iniziamo dalla notizia per un certo verso più scontata: per la terza tornata elettorale di fila, la sinistra chiassese correrà unità. Nata per le elezioni 2016, confermata per le elezioni del 2021, l’unione delle forze progressiste riunite sotto l’unico cappello «Unità di Sinistra - I Verdi - Indipendenti» (ne fanno parte anche esponenti di PC, Più Donne e HelvEthica) è confermata anche per il prossimo appuntamento alle urne del 14 aprile 2024. Meno scontato è stato invece riempire la lista per il Municipio, e soprattutto farlo senza qualche «battibecco». Con buona pace di chi preferirebbe lavare i panni sporchi in famiglia. Così non è stato. Già, perché per completare la rosa dei candidati all’Esecutivo è stata necessaria un’assemblea straordinaria - convocata al Bar Graziella, storico ritrovo della sinistra chiassese - nel corso della quale non sono appunto mancati i colpi di scena. Ossia l’autocandidatura a un minuto dalla mezzanotte della consigliera comunale dimissionaria Denise Maranesi.

Un passo avanti che ha spiazzato un po’ tutti, anche perché compiuto cinque minuti e spicci dopo un discorso di commiato molto critico. «Oltre ai discorsi di rito mi piacerebbe sentire anche un po’ di autocritica. In questi tre anni il mio bilancio è stato fallimentare. Quello che mi ha spinto a lasciare è stato il gruppo, al cui interno ho trovato molte difficoltà». Touché. Detto questo, Maranesi si è proposta per l’Esecutivo «viste anche le diverse sollecitazioni ricevute». Piccata la replica del municipale uscente Davide Dosi: «Sono molto arrabbiato: non è il modo di fare. Abbiamo chiesto le disponibilità e c’è gente che ha sciolto le riserve ieri e una candidatura è arrivata oggi. Non si può lavorare così, non è serio». A quel punto, la già prima cittadina ha fatto un passo indietro ma il suo doppio intervento ha generato un breve ma animato dibattito sulla necessità di «fare di più».

Solidarietà e finanze

Tornando alla lista, sul tavolo fino a inizio serata c’erano i quattro nomi proposti dalla commissione cerca: il municipale uscente Davide Dosi, l’ecologista e consigliera comunale Francesca Bernasconi Bedulli, la consigliera comunale Antonia Boschetti e l’infermiere in pensione ed ex calciatore Luciano Graneroli. Il «pokerissimo» è stato completato con Otto Stephani e l’assemblea ha così potuto ratificare all’unanimità i cinque nomi per il Municipio e i venti che comporranno la lista per il Consiglio comunale. 

L’obiettivo dell’alleanza è confermare il seggio nell’Esecutivo, occupato appunto dal vicesindaco Davide Dosi, e gli undici posti nel Legislativo. Come sottolineato dal presidente sezionale Piercarlo Bedulli, i temi caldi, a Chiasso non mancano. Partendo dalla delicata questione dei richiedenti l’asilo. «L’ondata xenofoba verso i migranti che si è manifestata nei mesi recenti sulla scia delle elezioni federali, che ora miracolosamente si è spenta, ha però rilanciato nei Comuni del basso Mendrisiotto uno slancio di solidarietà verso i migranti. Questo dimostra che c’è una parte della popolazione che è stufa di questi atteggiamenti. La solidarietà e la disponibilità ad integrare devono continuare ad essere un caposaldo nella nostra attività politica».

Oltre all’accoglienza dei richiedenti l’asilo, Chiasso sarà confrontata anche con un altro «macrotema» attualmente arenato sui tavoli del Gran Consiglio: i conti cantonali e le misure di riequilibro finanziario. «Le recenti decisioni del Parlamento, susseguenti al decreto Morisoli, porteranno a una diminuzione dei sussidi per le fasce meno abbienti della popolazione. Inoltre, la riforma fiscale causerà una diminuzione delle entrate fiscali per i Comuni; per Chiasso si parla di una cifra attorno al mezzo milione». E questo, per «uno dei Comuni con il più alto numero di persone in assistenza è un problema. Pertanto, dobbiamo richiedere che Chiasso ad appoggi l’eventuale referendum che alcuni Comuni stanno già approntando». L’aspetto finanziario è stato affrontato anche da Dosi nel bilancio di questo triennio a capo dei dicasteri Educazione e Attività culturali. «Come ha potuto rendersi conto anche la Commissione della gestione, non abbiamo spazio per voli pindarici; ci limitiamo a mantenere i servizi e ristrutturare gli edifici. Le finanze comunali non permettono molto altro». E a proposito di finanze, a giorni la Gestione firmerà un rapporto molto critico sui conti preventivi.

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