Mendrisio

Sintetica: piano sociale aggiornato, confermati i 15 licenziamenti

Trovato l’accordo per le misure di compensazione a favore dei lavoratori colpiti – Fonio (OCST): «Il 2025 del Mendrisiotto, a livello occupazionale, inizia nel peggiore dei modi»
©Chiara Zocchetti
Stefano Lippmann
28.01.2025 17:02

I quindici licenziamenti nella sede di Mendrisio sono confermati. Così come i 40 a Couvet, nel Canton Neuchâtel. Sintetica - storica azienda farmaceutica, attiva in particolare nella produzione di farmaci ad uso clinico - nel 2025 taglierà 55 impieghi. Ma, come comunicato nella giornata di oggi, è stato «ridotto ulteriormente l’impatto sul personale». Insomma: i vertici dell’azienda, i suoi collaboratori e il sindacato OCST hanno trovato un accordo e dato il proprio benestare al piano sociale. In tal senso, oggi a partire dalle 12.45 l’assemblea del personale ha deciso - a maggioranza - di convalidare quanto emerso nelle ultime settimane di consultazione relative al piano di riorganizzazione di Sintetica. A conti fatti, si legge in una nota stampa - «il piano sociale è stato aggiornato, rafforzando in gran parte le misure di compensazione a favore dei collaboratori colpiti». Poco trapela, al momento, sul contenuto dell’accordo raggiunto. Da quel che abbiamo potuto apprendere, i lavoratori che riceveranno la lettera di disdetta avranno, ad esempio, qualche mese di buonuscita in più.

«È sempre un duro colpo»

«Affrontare un piano di riorganizzazione è sempre un duro colpo per i collaboratori toccati - commenta il segretario regionale di OCST Giorgio Fonio -, ciò nonostante, attraverso un dialogo costruttivo, durante la consultazione siamo riusciti a ottenere risultati interessanti e migliorativi per i collaboratori». Ancora Fonio: «Il piano sociale conferma l’attenzione dell’azienda nel cercare soluzioni tra tutte le parti toccate». Nel comunicato stampa inviato alle redazioni si afferma - tornando alla fase di consultazione avviata lo scorso 8 gennaio, dopo le prime proposte annunciate dall’azienda - che il dialogo sul piano di riorganizzazione e sulle misure contenute nel piano sociale è avvenuto in un clima particolarmente pragmatico. Hubert Puech d’Alissac, CEO di Sintetica, spiega che «avviare un piano di riorganizzazione è stata una decisione difficile, ma necessaria. Ci rallegriamo di aver trovato, grazie al dialogo e all’impegno dei rappresentanti dei lavoratori, soluzioni per ridurre l’impatto sui nostri collaboratori. Questo - aggiunge il CEO - ci consente di gettare le basi per tornare a rafforzare Sintetica e crescere sui nostri mercati di riferimento».

Rilevanti difficoltà

I 55 licenziamenti totali fanno dunque parte del processo che mira all’introduzione di misure di efficientamento dei processi produttivi e di ridimensionamento della struttura dei due stabilimenti (Mendrisio e Couvet). È confermata - si legge nella nota - anche la riduzione a titolo provvisorio di alcuni benefit per i collaboratori mentre l’azienda, oltre a concedere completamente il rincaro per l’anno in questione, ha concordato con le controparti sociali diversi adeguamenti al rialzo - come accennato - nell’ambito delle misure previste dal piano sociale.

Ma come si è arrivati al punto di dover effettuare dei tagli del personale? L’azienda parla di «sensibile deterioramento delle condizioni quadro, così come le rilevanti difficoltà e i ritardi riscontrati nella registrazione dei propri prodotti sul mercato americano». Difficoltà che, come visto, hanno portato Sintetica a porre in consultazione a inizio anno un piano di riorganizzazione (vedi CdT del 9 gennaio). Un inizio anno, evidentemente, difficile. Di questo, a livello generale, ne è ben cosciente anche il segretario regionale dell’OCST. Oggi si è riusciti a raggiungere un accordo per i collaboratori di un’azienda ma, ci racconta, «è stata una fase triste; perché comunque non c’è nulla per cui essere contenti. Siamo soddisfatti ma non felici - puntualizza il nostro interlocutore -. Il 2025 del Mendrisiotto a livello occupazionale inizia nel peggiore dei modi».